Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu/82

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di compassione, io non so come, si estendeva anche su di me e diventava tristezza.

In quella entrò la padrona di casa col caffè,

— To’ — disse fermandosi su la soglia — voi avete un cane?

— L’ho trovato per la strada.

— L’avete trovato? Oh, la mala bestia! (a me poi pareva graziosa) tutta nera! Andatevene via! — disse poi mentre quella le si accostava cautamente annusando — è tutta nera. Se l’avete trovata e sta una femmina, certo tiene il demonio.

— Voi mi fate il piacere, non è vero, donna Carmela, di darle un po’ di zuppa nel latte? — domandai.

— Per riguardo a voi — rispose dopo averci pensato un poco — lo farò; ma quell’animale lì non mi piace: e poi ve lo dico prima; se mi sporca per le stanze lo mando fuori.

Io non risposi nulla e lei se ne andò borbottando non so che cosa.

La cagna si era fermata ne le sue scorribande, io rimanevo pensoso. Intanto un rumore allegro di voci si udiva giù nella strada: erano gli scolari che attendevano che si aprisse il can-