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lxii pietro panzeri


Un suo collaboratore ed amico, il Dr. Pietro Bossi, già ricordato, in un cenno necrologico, al tempo della morte di lui, scrisse queste parole, le quali confermano quelle da me dette innanzi:

«Chi non lo ha conosciuto nell’intimità, chi non sa di quanto amore circondasse la mamma e le sorelle, chi non lo ha veduto al letto degli ammalati, chi non provò i suoi conforti d’amico, chi non conobbe la profonda onestà dell’animo illibato e le dolci espansioni del suo cuore, non può giudicare appieno la grandezza della perdita che abbiam fatto».

In codesto edificio che tanta miseria umana racchiude si è materiata per così dire la volontà di lui e vive la sua anima, ed ai buoni s’affida per la continuazione dell’opera sua.

Alfredo Panzini.