Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/106

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parole: «Per ciò che riguarda la celebritá del vostro nome, io non credo che abbia Milano a pregiarsi gran fatto di avervi suo patrocinatore». Ei tende con queste parole a farmi comparire un milantatore, e cosí diminuire, se possibile fosse, quel credito e quell’autoritá che mi possono procacciar le ragioni; e perciò anche piu abbasso, quasi che io avessi parlato di alcune mie «notabili opere», segue a dire; «Che finora notabili sieno altre opere vostre non se ne sono ancor le genti accorte». Ma eccovi il passo della mia prima operetta, dove il padre Branda dá per supposto ch’io abbia parlato di celebritá del mio nome e di notabili opere mie, ed è il medesimo ch’egli ha distesamente citato. «Ma, quantunque io mi sia cosí modestamente contenuto mai sempre in tutte le cose che io ho scritte, o in alcuna ch’io possa avere stampato contro l’opera di qualche autore, ciò non ostante, invece di rispetto e di ragioni, io ho sempre riscossi improperi e villanie». Ora vi sembra egli ch’io con queste parole mi glorii della celebritá del mio nome, o ch’io chiami «notabile» verun’opera mia, o finalmente eli’io parli di niuna mia cosa in materia di erudizione, com’egli nella stessa pagina suppone? Egli è beasi vero ch’io con esse rammemoro qualche mio scritto, e singolarmente la lettera scritta da me «contro certo giudizio del chiarissimo padre Bandiera» e in dilesa del padre Segneri. Ma dove chiamo io «celebre» il mio nome, «notabili» le mie opere? Ove parlo io.delle mie cose in materia d’erudizione, sicché il padre Branda possa farsi strada a dire di non averne contezza? Ma egli forse mi rimprovera cosí di soppiatto, ch’io non abbia mai fatto veruna di simili opere. Lasciamo stare che il suo non averne contezza non importa ch’ io non ne abbia fatte; c facciamo pur conto che quelle, ch’io scrivo contro di lui, sieno le prime opere mie. Io lascerò giudicare al pubblico qual di noi due lo abbia meno o annoiato o disgustato. Da quel medesimo passo della mia prima operetta, da me citato di sopra, ove dico che da’ miei avversari, invece di