Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/131

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I PREFAZIONE al volume «Alcune poesie milanesi e toscane di Carl’Antonio Tanzi» A CHI LEGGK GIUSEPPE PARINI I versi, che ora si presentano al pubblico, sono stati scritti da un uomo, il minore de’ cui meriti fu quello della poesia. Questi è Carl’Antonio Tanzi, milanese, morto pochi anni sono (*). Gli amici, che a lui sopravvivono col grave dispiacere d’averlo immaturamente perduto, si sono determinati di darli fuora, non giá perché si credano, con lo stamparli, di procacciare onore a chi non è piú capace di sentire né l’onore né il biasimo di questo mondo; ma perché, non avendoli peranco il tempo renduti indifferenti verso il loro amico, conservano una soave affezione anche per le cose che restano di lui. Si lusingano inoltre che da queste poesie, che da ogni parte spirano virtuosi sentimenti ed esatta morale, condita di vivace critica, di spiritose imagini, di nobili sali, di precisione, di naturalezza e d’eleganza, ne debba venire qualche diletto al pubblico: e provano una dolce compiacenza, figurandosi che ciò gli venga per mezzo del loro amico. Carl’Antonio Tanzi usci d’un’antica e giá cospicua famiglia di Milano. La fortuna non gli die’ beni con che sostenerne la (1) iS maggio 1762. in etá d’anni 52.