Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/177

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musico, del dipintore, dello scultore, dell’architetto; e quindi è che gli eccellenti esemplari, i quali perciò appunto sono eccellenti perché sono fatti dietro a questi principi, hanno una comune alleanza fra essi, nel modo che, per la stessa ragione, i dipintori, gli scultori, gli architetti, i musici, i poeti, gli scrittori eccellenti, anche nel cotidiano uso della vita, conversano agevolmente e volentieri stringono amicizia insieme, e si comunicano i loro pensieri sopra le rispettive arti loro, e contraggono somiglianti costumi e maniere. Non è adunque da dubitare che gli eccellenti esemplari della pittura e della scultura non solo vagliano di stimolo e d’istruzione al dipintore ed allo scultore, ma che infiammino eziandio bene spesso il poeta e lo scrittore, e gli giovino a divenir piú valente neU’arte sua. Non pertanto convien confessare che né la pittura, né la scultura, né le altre arti, che vanno al nostro cuore per la via dell’occhio, non possono gran fatto servire alla perfezione dell’eloquenza e della poesia, alle quali si riferiscono tutte le opere che si chiamano «d’immaginazione» e di «sentimento»; e ciò, a mio parere, per due ragioni. La prima di queste, e la piú ovvia, si è che le opere del pennello e dello scarpello non sono facilmente traducibili di luogo in luogo, e sono manco atte ad esser divulgate e multiplicate col genuino loro carattere fra le nazioni. L’altra, e la piú forte, si è che, non valendo né la pittura né la scultura se non a cogliere un istante circoscrittissimo dell’azione o della passione, ed a rappresentarlo colla veritá che gli conviene nella tela o nel marmo, non possono esse altro fare fuorché un’impressione momentanea sul nostro spirito; e, siccome questo momento indivisibile non ammette successione veruna, e per conseguenza nessun cambiamento d’affetti o d’espressione, noi non torniamo cosí facilmente alla contemplazione dell’oggetto che prima ci era piaciuto, o non vi torniamo colle innocenti disposizioni di prima. Ma tutto altrimenti accade delle opere d’eloquenza, di poesia e di tutte insomma le opere d’immaginazione, o parlate o dipinte col segno della parola. Siccome queste rappresentano azioni e passioni successive, che camminano per gradi e vanno di passo in passo crescendo; e