Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/186

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cioè quelli che hanno a loro favore il consenso di tutti i piú giudiziosi maestri, di tutte le nazioni e di tutte le etá piú colte ed illuminate. In questa guisa crederò di far due cose assai utili per bene adempiere il mio uficio e giovare a’ miei uditori. La prima si è, che verrò a ristrignere in confini piú comodi l’apparato, pressoché immenso, della materia che dovrebbe servire alla istruzione; e l’altra, di gran lunga piú importante, che non avvezzerò la gioventú alla mediocritá, ottima nella fortuna, ma, in genere di lettere e d’arti, piú del cattivo medesimo nauseosa. Perfine io sceglierò gli eccellenti esemplari da tutti i tempi e da tutte le nazioni. E perché, quando tutti i popoli della terra hanno instituito un felice commercio di tutti i beni che la natura ha divisi fra essi, sará dato ai soli greci ed ai soli latini il privilegio del bello e del sublime? Siccome poi fra la materia che mi tocca di dover trattare ve ne ha dell’aggradcvolc soltanto, e dell’aggradevole insieme ed utile ed importante, e spesso ancor necessaria; cosí giudicherò d’operar saviamente e di secondar le mire giustissime del principe, insistendo massimamente sopra di questa. Quindi è che nel genere dell’eloquenza, per esempio, mi tratterrò piú lungamente su quella parte del dire che serve alla comunicazione de’ nostri affari civili, di quella che nel (òro difende la vita e le sostanze de’ cittadini, di quella che sostiene la dignitá del legislatore colla nobiltá, colla precisione e colla sublime semplicitá delle leggi, di quella per ultimo che ora ci consola ed ora salutarmente ci commove e ci turba colla santitá della morale e colla veneranda maestá della religione. Avvézzati ora meco, o valorosa gioventú milanese, sugli eccellenti esemplari alle dolci impressioni del bello e del grande. Apprendi da essi a ben esprimere, a ben imitare il bello, il grande della natura. Il bongusto è un sentimento perfezionato dall’arte, e i sentimenti sono come una catena le cui anella s’intessono. È facile il passaggio dal bongusto alla gratitudine. Quando i grandi esemplari avranno, per mezzo mio, formato il tuo bongusto ed eccitato il tuo genio, offrine le primizie, vola al sublime, e scrivi alla posteritá, o canta sull’epica tromba le virtú di Maria Teresa, augusta sovrana tua beneficentissima.