Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/198

Da Wikisource.

Articolo II Della imitazione e della espressione. Finora le belle arti, le quali si possono, anzi si debbono da noi riguardare sotto due aspetti, sono state da noi riguardate sotto ad un solo, vale a dire come raccoglitrici ed ordinatrici degli oggetti che sono naturalmente atti ad eccitare in noi il sentimento del bello, adíne di produrre nella nostr’anima, a nostro beneplacito, una sensazione piacevole, piú pronta e piú forte. In tal guisa facendo, parve che trascurassimo di parlare della veritá e della imitazione. Ma ora è tempo di seguitare le belle arti medesime nel corso che esse hanno fatto alla volta della Ior perfezione, per vederle, sotto ad un altro aspetto non meno importante, spaziare in una sfera assai piú grande e luminosa, e trovare nuovi stromenti e raccogliere nuovi mezzi onde aumentar di forza gli oggetti che esse ci presentano ed accrescer maravigliosamente di numero, di quantitá c d’intensione le nostre sensazioni aggradevoli. Tutte le volte che si tratta delle passioni e delle operazioni dell’uomo e che si cerca di ben conoscerne l’indole ed il carattere per istabilire i veri principi ad uso di noi medesimi o d’altrui, la piú breve, !a piú sicura, anzi Tunica via da battersi è quella di tener dietro continuamente all’uomo stesso c di andarlo, per cosí dire, spiando nella successione delle sue sensazioni e nella serie delle sue idee. Nel che, se noi non attribuiamo di troppo alla nostra opinione, hanno gravemente errato coloro, i quali, anche nelle materie che appartengono ai sentimenti ed al gusto, si sono troppo abusati dell’astrazione, talmente che hanno fatto della stessa teorica delle belle arti una cabala sublimemente superstiziosa, alle leggi della quale cabala si è di poi tanto piú ciecamente ubbidito, quanto meno s’intendevano; e tanto parvero piú venerabili e sacri gli oracoli che le pronunciavano, quanto erano piú folte le tenebre da cui erano circondati. Quindi è che la ragione particolare d’un maestro fu