Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/216

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da’ loro a cantar delle note che dilettino l’orecchio insieme, ed accompagnino il verso, e rilevino gli affetti che intendo d’inspirare: fa’ che gli stromenti faccian lo stesso. Bada che il canto di ciascuno secondi non solo gli alletti, ma anche il carattere che ciascuno dee avere. Tu, dipintore, vestili tutti e tre: i colori e le forme degli abiti sian belli, ciascun abito sia bello da sé; quando si presentino tutti e tre insieme, formino un altro bello. Sovvengati che son persone reali, diverse di nazione e di sesso, di etá remotissima. Cercane l’idea nella storia; se non la trovi, allontanati dal moderno. Fa lo stesso nell’alzare la cittá e la reggia dove soggiornano. Conduci gli spettatori colla tua arte al luogo dove io voglio che siano, perché paian piú vere le mie finzioni, e perché io ottenga meglio il mio fine. Tu, maestro della danza, fa’ che i tre attori muovano nobilmente ed armoniosamente la persona e le membra. Voi, attori, esprimete al vivo e col sembiante e col gesto i sentimenti che io vi detto; e i moti del vostro viso e delle vostre membra sien tali, che, mentre sono segni i piú evidenti e precisi che si può degli affetti che io imito, sieno anche mai sempre un oggetto grazioso e piacevole allo sguardo degli spettatori. — A questo modo la poesia, rcina e dominatrice di tutte le altre belle arti, le va tutte insieme legando sopra la scena, finché viene a produrre, con vari oggetti raccolti, e con vari oggetti imitati dalle diverse arti e da lei, un solo oggetto ed un solo interesse, il quale, assistito e rinforzato essendo da tutte le parti nel medesimo tempo, mette l’anima nostra nello stato della maggior soddisfazione possibile, ed occupa in essa da tutte le bande il sentimento del bello, sia eccitandovi delle grate sensazioni, sia risvegliandovi delle piacevoli idee, sia introducendovi, per mezzo delle une e delle altre, soavissimi commovimenti. Noi abbiamo fin qui misurato con una sola occhiata tutta quanta la carriera delle belle arti; e le abbiamo prima vedute presentarci separatamente, per mezzo degli organi della vista e dell’udito, gli oggetti belli che sono nella natura; dipoi raccogliere molti di questi oggetti belli insieme, e formarne di essi un solo assai piú bello che non era ciascuno degli altri da per sé; quindi raccogliere anche gli oggetti non