Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/227

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impressione, bisognano tre cose: prima, che essa anima provi il sentimento presente sia per la presenza della sensazione, sia dell’idea; secondo, che essa si sovvenga del sentimento anteriore; terzo, che se le prometta un altro consimile in séguito. A questo modo gli oggetti e le parti componenti un tutto vengono ad adoperare simultaneamente e quasi momentaneamente sopra dell’anima, quali per la rimembranza, quali per la presenza, quali per la prevenzione; e cosí l’anima va girando come per un circolo, incontrando continua varietá che la diletta per parti, e continua eguaglianza e conformitá, che, collegando e componendo le parti, la diletta col tutto. Se l’oggetto che opera sopra di lei colla sua presenza è sproporzionatamente diverso da quello che operò dianzi, ne avvengono due cose: la prima si è che cessa in quel momento ogni rimembranza dell’anteriore; l’altra si è che essa non se ne promette altro simile e dello stesso genere in séguito; onde avviene che sempre la impressione presente costituisce o comincia da se sola un nuovo tutto. La industria dell’arte adunque consiste nel far si che l’anima richiami anzi che distruggere la impressione antecedente, e che se ne prometta una simile in séguito; di modo che la impressione dell’oggetto speciale, che opera colla sua presenza, dominando sopra le impressioni minori, che fanno la rimembranza dell’anteriore, e la speranza di quello che ha da seguire, viene a formarsi una impressione totale sempre varia e sempre una. In tal guisa l’architetto, con una colonna d’un dato ordine del suo edifizio e con una data dimensione di spazio, mi fa una impressione presente, mi rimembra un’altra simile, e con amendue me ne fa sperare una terza; e cosí mi conduce intorno al tempio, intorno al teatro, intorno al palagio, operando sempre per varie parti e per vari oggetti coll’oggetto totale. In egual modo lo scrittore che ha scelto quello stile che è piú adatto alla materia del suo discorso, mentre ci fa una grata impressione col passo che noi leggiamo, presentandoci sentenze, affetti, immagini e parole convenienti a tal genere dello scrivere, ce ne fa un’altra rimembrandoci co’simili i simili antecedenti; e finalmente