Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/245

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stravaganza, come si può vedere coll’esempio di molti autori, altronde eccellenti in ciascuna delle arti. Egli è vero che la fantasia è quella la quale ci somministra il materiale piú prezioso degli oggetti da presentarsi coll’arte,• ma la ragione ed il giudizio son quelli che li conducono, li dispongono e ne usano secondo l’arte stessa, affine di conseguir quel grado di perfezione, che costituisce il bello. La facilitá adunque, della quale noi particolarmente trattiamo, e la quale sicuramente conduce l’artista nelle sue opere, è quella naturale disposizione a bene operare in tal genere, che dallo stesso artista vien coltivata per via della osservazione, della riflessione e del retto esercizio. Questa facilitá è un pregio che ciascuno è libero a potere acquistare, qualora l’ingegno non inerte, ma fortemente stimolato dall’amor della perfezione e dal desiderio della gloria, mai non disperi di se medesimo, troppo piú togliendo alla industria, e troppo piú concedendo alla sua natura di quello che a ciascuna si compete. Felice quell’ingegno che alle favorevoli disposizioni in lui preparate dalla natura, o dalla prima educazione, o dalle circostanze, saprá accoppiare tutti gli sforzi possibili dello studio e dell’arte! Quegli sederá colle sue opere fra i principi dell’arte nel tempio della immortalitá. Ora chi è che non abbia sortito qualche felice disposizione o per una facoltá o per un’altra? E chi è a cui non sia libero e suo lo studio e la industria e la fatica? Ma in che cosa consiste questa industria e questo studio che conviene usare per acquistar quella facilitá che dee riplender nelle opere dell’arte, e improntare in esse quell’ultimo carattere che determina la lor perfezione? Noi parleremo di ciò prima in generale e poi in particolare. Prima di tutto l’artista, il quale aspira di giugnere alla perfezione nella sua carriera, dee, per osservazioni fatte sui propri e sugli altrui sentimenti, conoscer l’uomo, nell’animo del quale le belle arti son destinate a fare impressione, e dee conoscerlo particolarmente per rispetto all’arte ch’ei tratta. Dee di poi conoscer gli oggetti che con isperanza di maggiore effetto presentar si possono a lui col mezzo dell’arte stessa, sia nella realtá, sia per imitazione.