Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/246

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Dee quindi l’artista conoscer la natura e le forze dell’arte sua propria, distinguer gli oggetti che sono presentabili da quella, conoscere i mezzi e gli stromenti co’ quali si può in essa operare. Deve inoltre conoscer le altre facoltá piú analoghe alla sua arte, per trarne degli immediati soccorsi a favore di quella, e dee conoscere anche le altre piú rimote, almeno per quelle parti che possono, quando che sia, contribuire alla ricchezza ed alla perfezione delle sue opere. Debbono parimenti essergli note le piú eccellenti produzioni che restano nella stessa arte, e nelle altre piú analoghe a quella, per aver cosí luogo d’illuminare meglio, di fecondare e di riscaldare la sua mente, e di pigliar norma nelle sue intraprese, non essendoci miglior sicurtá di quello che sia per costantemente piacere in avvenire, che quello che è generalmente e perpetuamente piaciuto. Oltre a tutto ciò, fa di mestieri che l’artista si eserciti lungamente nell’arte sua, e che per questo esercizio conseguisca egli sempre maggiore attitudine a contemplare nel loro piú convenevole ed opportuno aspetto gli oggetti, a vedere i lati per cui meritano d’esser presentati, e per questo motivo avvezzi sempre piú la sua mente a collegare le idee, a creare i pensieri, a concepire i disegni, e tenga sempre in moto l’anima e la fantasia, sicché queste acquistino viemmaggior forza ad esprimere le dette cose con veritá, con precisione e con naturalezza. Per ultimo conviene che l’artista si addestri talmente coll’esercizio a rettamente applicare i mezzi e maneggiare gli stromenti dell’arte sua, che poi questi, quasi senza presente riflessione di lui, secondino ed esprimano sempre meglio, a forza di replicati atti, le intenzioni e i concetti e i movimenti della costui mente e della costui fantasia. Questo è quanto era da dirsi in generale sopra i mezzi, che l’artista dee porre per giugnere a quella facilitá del bene operare, la quale poi, rilucendo nelle opere, presenta in esse l’ultima venustá e perfezione dell’arte. Ora, volendo noi discendere al particolare, per considerar la facilitá dell’esecuzione, che dee rispler.der ne’ particolari soggetti dell’arte, ricercasi che l’artista, il quale si è preparato colle disposizioni accennate di sopra, esamini e conosca in tutte le sue