Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/333

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dall’altro mondo. Tutti mi portavano al cielo colle lodi, e tutti rilevavano nella mia personcina qualche novello pregio. Chi veniemi guardando per di dietro, e ammirava le ambidue aguzze mie spalle, che a un bisogno possono servire di appiccatoio; e chi correami ora davanti, ora dopo, non saziandosi giammai di tener fisi gli occhi alle mie gambe. E pigliavansi piacere di farmi camminare, come de’ cavalli si fa: ed eglino, fermatisi in qualche distanza, struggeansi della gran gioia nel vedermi venire alla volta loro, e alzavano uno schiamazzo mescolato di applausi e di festosi «viva» gridando tutti a quanto fiato aveano in corpo: Chi vuol veder quantunque può natura? Pensatevi ora voi se io gongolava dentro di me medesimo es’io facea festa, trovandomi alla perfine in paese, ove le mie gambe erano salite in riputazione ed eransi acquistata quella stima ch’esse meritavansi bene. Perocché voi avete a sapere che l’una delle mie gambe è peranco anonima, e l’altra chiamasi la«gamba tagliazucca», conciossiaché essa è fatta alla guisa d’una che soleva adoperare quell’uomo dabbene di Girolamo Tagliazucchi. La qual gamba doveva essere una molto eloquente gamba, e cosi debb’esser la mia, che tanto se le rassomiglia; ma non mica sullo andar di quella di prete Paolo, che m’insegnò giá accordare il sustantivo «hic poeta» coll’aggettivo «hic et haec et hoc infelix», e quando volea persuadermi alcuna cosa, non facev’altro che farmi cenno della sua gamba per di dietro, e io subito rapprendeva. Ma quanto vi credete però voi ch’io mi sia riso di tutta quella gentaglia che m’attorniava, allorché, rinvenutomi dallo stupore, io potei fisare il guardo sopra i loro visi? Ma che dico visi, se visi non ve ne avea, e tutti quanti eran visetti, visuzzi, visoni, visacci o visucciacci? Dicesi che madonna Natura, avendo pressoché ridotta a fine tutta questa macchina mondiale, trovatasi di avere una grande quantitá di materia tuttavia rozza ed informe; ma, perché ne venia la domenica, e ella voleasi mettere il nuovo abito per l’indomani, chiamati a sé due spiritelli, che erano, come dire, suoi fattorini, e che