Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/344

Da Wikisource.

Ma che direste voi s’io vi dicessi che tal giorno ancora fra quelle donne vi fu la moda del bestemmiare per vezzo, o, come disse il Berni, «per dolcezza»? Deh, se voi aveste udito risonare i «bi» e le «ehi» su quelle labbra non nate ad esser ricetto di «cospettoni» ! Quanta grazia acquistavano dalle piccole boccuzze di quelle amabili furie i vocaboli piú schifi e piú grossolani che formano la gloria de’chiassi e delle taverne! Qual maraviglia poi, quando alcuni vocaboli ruvidi ed aspri per la scabrezza delle lor consonanti rammorbidivansi, e prendeano novella e piú dolce forma sulle lor lingue? Talvolta le une, non volendo parer da meno delle altre nell’esser dilicate, svenivano al menomo odore; e sovverrammi persin ch’io campi d’un bel martedí sera, che, all’avviso dello arrivo d’un profumato damerino, ne cascarono cinque arrovesciate supine sul pavimento, in tal modo però, ch’io m’avvisai ch’elleno avesser procurato di cader con meno disagio che si fosse potuto, e di pigliare tal giacimento che, come per caso, lasciasse scorgere a’ circostanti la rara strambezza delle lor gambe, le quali in quel paese servono di arco allo amore, come qui fanno due neri sopraccigli. E pur beato chi colá può languir per due gambe, l’una delle quali il cielo abbia vòlta a settentrion, l’altra a levante! Io non la finirei sino a domattina, s’io volessi fermarmi quanto farebbe mestieri sopra l’infinitá de’morbi che sogliono assalire le femine di quel paese: bastivi ch’elle ne hanno, come dir, la fabbrica in casa loro, e ch’egli è opinione sicura di quelli abitatori ch’elle abbiano inventato la maggior parte de’ mali che ammorbano l’universo; il che mostra che e’ credano, come noi, che tutte le sorte di pesti venute al mondo sieno state da una femina originate. Quando una donna vuol colá per suo comodo e per qualunque altro fine essere ammalata, non ha se non a mettersi a letto. Allora tutti i mali, ch’ella serba nella sua guardaroba, fannosele attorno: ella chiama il medico a sé, e sí il priega di sceglierne quel d’essi che, secondo la