Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/365

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La piú favorevole combinazione per le belle arti è quella che gli artisti abbian luogo d’operare nell’arte loro, affine di procacciarsi guadagno e stima. Ciò accade quando il governo costruisce e nobilita, senza pericolo di aggravare lo Stato, pubbliche fabbriche; quando a tale occasione lascia libero il concorso e quindi l’emulazione degli artisti; quando permette ai municipi di fare lo stesso, senza notabile aggravio dei cittadini; e quando questi, stimolati dall’esempio del governo e del pubblico, si animano a fare il medesimo. In tal caso, i bravi artisti si fanno conoscere, vengono adoperati, guadagnano una comoda sussistenza, gareggiano fra loro, si eccitano all’amor della gloria e della perfezione. In tal caso, per essere eccitati a studiare e perfezionarsi, non hanno bisogno né d’illustri presidenti alle loro accademie, né di privilegi, né di nobili qualificazioni, né di pompe dispendiose, né di soccorsi straordinari; colle quali cose o si impicciolisce l’animo, pascendolo di vanitá, o si turba la semplicitá dell’ordine pubblico, o si dá luogo alla cabala, all’arbitrio, alla predilezione, onde nasce l’invidia e lo scoraggimene dei buoni, e la insolenza e la impostura de’ cattivi. Venendo poi all’eloquenza, il che piú importa, non deve far maraviglia che nel nostro paese, generalmente parlando, non si conosca la buona eloquenza italiana, sebbene, e per gli antichi stabilimenti e per l’intromissione di tanti regolari all’ammaestramento della gioventú, sieno altronde cosí moltiplicate le scuole dell’umanitá e della rettorica. Chi risguarda la decadenza in cui sono giá da gran tempo le scuole regie e quelle d’antica patria instiamone, per mancanza di chi vegliasse al buon regolamento di esse; chi risguarda la mediocritá, la bassezza, state sempre, e la maggior corruttela, sopravvenuta di poi, in tutti i generi di scuole formalmente poste o tacitamente ridotte sotto la direzione de’ frati, vedrá perché tutti i ceti delle persone, che per natura delle loro professioni debbono scrivere e parlare a’ ministri, al governo, al principe, al popolo, manchino di giustezza, di precisione, di chiarezza, di metodo, di scelta, di gusto, di forza, e finalmente