Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/367

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II AVVERTENZE INTORNO AI. SEGRETARIO d’UN’aCCADEMIA DI BELLE ARTI An censemtu si... nobilissimo /tornirti laudi dal uni fssrt, quod pingcrrt , non mul/os fliam apud nos futnros Polyclelos rt Parrhasios fuisse f l/onor alit arlts, omnesque incendimur ad studia gloria; iacrnlque fa stmpcr, quat apud quosqut improbantur. Cicero, Tusculanat, liber I. Le belle arti, oltre i vari usi politici, a cui, secondo le qualitá de’ governi e de’ tempi, si possono utilmente adattare, servono poi di loro natura alla dignitá ed aH’ornamento delle pubbliche e delle private cose. Però è conveniente che tutto ciò che vien destinato alla protezione ed all’eccitamento di esse, non solo sia, per quanto è possibile, giovevole al fine proposto, ma ancora degno dell’eleganza, della venustá e del buon gusto, di cui sono esse alimentatrici e maestre. Qualora adunque Sua Maestá, che con tanta e si continova beneficenza adempie nel suo felicissimo governo tutte quelle parti, che meritano l’attenzione d’un grande e d’un ottimo principe, si degni di prendere sotto una pubblica e piú determinata tutela le belle arti, stabilendone un’accademia nella nostra cittá, non è da dubitare che tutto non debba esser fatto con quella scelta, con quella dilicatezza e con quel lusso, che sembra spezialmente convenire ad uno stabilimento di simile natura.