Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/372

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a secondarne le provvide intenzioni co’ loro studi e colle loro fatiche; ogni anno apra la prima adunanza dell’accademia con un simile discorso. Nella ipotesi che dal piano generale dell’accademia venga stabilita qualche annua distribuzione di premi o di lodi, il segretario apra l’adunanza solenne della distribuzione de’ premi con un discorso contenente l’elogio di quelli, che dall’accademia saranno stati giudicati meritevoli di premio o di lode. La forma dell’elogio rimanga in libertá del segretario, ma il sentimento ed il giudizio gli sia somministrato dall’accademia, con proibizione d’alterarne in verun modo la sostanza e con obbligo di dichiarar formalmente che tale è il giudizio e il sentimento dell’accademia. Supposto ancora che dallo stesso piano generale si stabilisse qualche particolar funzione dell’accademia nella morte d’alcuno degli accademici, sempre allo stesso fine di muovere i talenti per via dell’emulazione e dell’onore, il segretario, nell’adunanza funebre per la morte d’alcuno degli accademici, reciti un discorso contenente l’elogio dell’accademico defunto, spezialmente relativo all’arte da lui professata, osservando le condizioni poste nella legge antecedente. Ma, non ostante le migliori intenzioni del mondo, si del principe come di chiunque venisse da lui destinato alla fondazione ed alla promozione d’un’accademia di belle arti, non ostante che nel generale piano preparato per essa le si dessero tutti i soccorsi e provvedimenti immaginabili, quali sono le gare, i premi, gli onori, i maestri delle regole proprie di ciascun’arte, i lettori o professori di quelle facoltá, che almeno fino a un certo grado è necessario che sien conosciute dagli artisti per ben riuscire nelle rispettive loro arti, come, per esempio, di geometria, di notomia, o piú ancora, secondo il piú o il meno d’estensione che si giudicasse di dare a questo nome di «belle arti»; non ostante tutto ciò, si può con tutta sicurezza asserire che pochissimo si sarebbe fatto, e per conseguenza nulla, rispetto al grado a cui si dee tendere nelle belle