Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/78

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latine e toscane, non isdegnò, nella piú grave e matura, di ser virsi del nostro dialetto nelle migliori sue commedie, da lui scritte non tanto per proprio trattenimento, quanto per istruzione e per vantaggio grandissimo de’ suoi concittadini, e le quali meritarono d’essere dagli intendenti, non dirò agguagliate, ma eziandio preposte in qualche guisa alle piú rinomate delle antiche. Anzi piú giusta e costante gloria hanno acquistato al Maggi nella sua patria i componimenti milanesi, che non hanno fatto per tutta Italia le sue toscane poesie, siccome attestano gli autori che ne hanno scritto e giudicato, comunque voi infingiate di non saper queste cose nel secondo vostro dialogo. Vero è che, quantunque il Maggi abbia impiegato il nostro dialetto ne’ piú seri e gravi insegnamenti della morale, egli lo ha nondimeno posto in bocca di persone volgari, nello stesso tempo che alle piú colte facea parlare in toscano; e io non credo che si convenga alla schiettezza d’un milanese il dissimularlo. Ma, lasciando ch’ei possa aver coperto sotto di ciò una gentile critica del nostro costume, egli è non per tanto certissimo ch’egli ha fatto dire a queste persone volgari cose onde le piú civili si pregerebbono, e che colle loro piacevolezze, non mai fredde o impulite, ha mescolato gli ammaestramenti piú seri ed importanti. Sulle pedate gloriose del Maggi hanno poscia seguito a scriver nella nostra lingua alcuni dotti e savi uomini, che sono morti di fresco, ed alcuni altri, che ora vivono, i quali mostrano di far grande conto del giudizio e della lode della lor patria, scrivendo nel proprio dialetto cose che non possono esser giudicate o lodate da altri meglio che da lei. Quindi è che noi abbiamo veduto in pochi anni la nostra lingua mostrarsi capace di tutte le vere e piú solide bellezze della poesia. Bastivi di leggere le rime scritte in milanese dal virtuoso e dabbene signor don Girolamo Birago, per sincerarvi che non solamente il nostro linguaggio non è per se medesimo goffo e scipito, ma né meno per ciò che in esso si scrive. // Meneghino alla Senavra di questo autore può dirsi una scuola della vera pietá e della piú sana morale; e cosí ciascuno de’ componimenti ch’egli