Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/95

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operetta, io mi son fatto a mostrare che non solo io lo abbia potuto raggiugnere, ma eziandio oltrepassare di gran lunga in senno, accorgimento ed ogni pregio d’ingegno e di sapere». Quanto all’intenzione ch’io abbia avuto nel dichiararmi suo scolare, ei l’ha molto male, anzi potrebbe parere ch’ei l’abbia molto maliziosamente interpretata. Voi sapete ch’io non ho avuto altro fine, ciò faccendo, che di prevenir lui medesimo; imperocché, conoscendo io la natura del suo dire biliosa ed imprudente, io teneva per certo ch’ei sarebbesi ingiustamente doluto di me, perché, essendo stato suo scolare, avessi ardito di scrivere contro di lui. E mi serviva d’esempio il signor dottor Tosi, persona dotta ed onorata, il quale fu dal padre Branda pubblicamente trattato da mulo, che, dopo aver mangiato la biada, trae de’ calci nel vaglio, solamente perché in certa sua stampa egli avea chiamate le scuole volgarmente dette di Sant’Alessandro, e ch’egli avea frequentate da giovinetto, «scuole arcimbolde», per cosí tener viva nella nostra patria la memoria di quel buon cittadino, che fu insigne benefattore di esse. Quanto al secondo, io ci ho voluto impazzar sopra. — E dove ha egli mai letto — io dicea fra me medesimo — ch’io, ragionando di me in particolare, «abbia preteso di mostrare ch’io l’oltrepassi di gran lunga in senno, accorgimento ed ogni pregio d’ingegno e di sapere?» Io so che mi vergognerei quanto della piú disonesta cosa del mondo, se mi fossi pure una volta arrischiato di_ parlare a questa guisa di me medesimo. — Io esaminava pure, senza mai poterci raccappezzar nulla di ciò, queste parole della mia operetta, dal padre Branda additate: «Non segue della ragione quel che degli anni: imperciocché egli è ben vero che con questi non potremo giammai aggiugnere chi è nato prima di noi; ma sibbene li ghigneremo noi molte volte colla ragione, ch’essi hanno destata in noi, e talvolta gli oltrepasseremo eziandio». Di grazia, pregovi di osservare attentamente questo periodo, anzi di ricercare tutto quanto il mio libro, per pur vedere se in qualche canto trovar possiate né «di gran lunga», né «senno», né «accorgimento», né «ogni