Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/114

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Quando lo spazio e il partito il comporti, si potrebbe arricchir la composizione, collocando vicino a Mercurio e ad Apollo le tre Grazie, le quali sogliono esser loro compagne, e le quali indicano il raddolcimento de’ costumi, prodotto dalle scienze e dalle arti. In tal caso le Grazie sederebbono abbracciandosi e scorciando vagamente, in atto d’attendere esse pure al canto d’Apollo. In tutta questa composizione dominerá la pivi grande soavitá ed armonia di movimenti e d’espressione, la piú dolce calma dell’aria e la piú dolce serenitá del cielo, che far si possa. Nella descrizione dei presenti soggetti si è disceso a’ vari particolari, non giá per dar legge al pittore, ma per diriggere e fecondare l’immaginazione di lui. SOGGETTI DA FINGERSI A BASSORILIEVO NEI SOPRAPORTE DELLA STANZA DEL GIOVE L’ORIGINE DELLE BELLE ARTI La poesia epica e lirica. Due puttini formano un trofeo d’allori, di scettri, d’armi e simili. Un picciol genio alato e coronato di lauro contempla il trofeo e dá fiato ad una tromba. Un altro genio, parimenti alato, con una fiamma ili fuoco sopra il capo e con espressione piena d’entusiasmo, canta, accompagnandosi con la lira. La poesia drammatica. Picciol fauno ignudo, calzato di socchi, con mantello corto sulle spalle e grande maschera barbata e ridente sul viso, sta in atto di declamare dall’alto d’una pietra. Un altro piú abbasso lo contempla ridendo. Intanto un altro fauno, sedendo sul suolo con viso affettatamente severo, si calza un paio di coturni, e guarda un lungo manto, una corona regia ed un pugnale, che un quarto fauno piagnente gli presenta.