Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/127

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Mercurio avrá l’ali al capo ed al piede e il caduceo in mano. Bacco sará un bel giovane svelto, col tirso in mano. I quattro cammei di mezzo rappresenteranno le quattro dèe principali, cioè Cibeie, Giunone, Diana e Venere. Cibele avrá il capo coronato di torri ed un lione accanto, da lei regolato colle redini. Giunone avrá il diadema in capo, lo scettro in mano ed un fanciullo con le ali di farfalla accanto, il quale, soffiando aria dalla bocca, rappresenterá uno de’ venti. Diana avrá la mezzaluna in capo, un lungo dardo in mano, e un cane levriere accanto, legato col guinzaglio. Venere con una mano avvicinerá al petto una colomba, e coll’altra accarezzerá Amore, che, accanto di lei, le presenterá una freccia. I quattro cammei inferiori rappresenteranno i quattro principali semidei, cioè Ercole, Teseo, Perseo e Minos. Ercole avrá la pelle del lione e la clava. Teseo avrá un’asta in una mano, e dall’altra gli penderá un lungo filo. Perseo avrá uno scudo sul braccio sinistro, e nella destra il teschio di Medusa. Minos avrá la barba al mento e terrá nelle due mani un’urna. MEDAGLIA PER LA SECONDA STANZA DEGLI ARAZZI Giove fulminante. Giove nel mezzo e piú elevato, in atto di scagliare i fulmini, assiso su di una nuvola, coll’aquila a’ piedi di lui, avente i fulmini negli artigli. La Giustizia su di una nuvola alla sinistra di Giove, che lo riguarda fissamente, e tiene un piede sopra di una rota. Un puttino con un regolo in mano, alla sinistra della Giustizia. Alla destra di Giove, vicino all’aquila, scorgonsi dei puttini, che stanno fra Giove medesimo e le tre Grazie.