Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/131

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Minos, uomo adulto, barbato, con abito lungo. Terrá un’urna colle due mani. Enea, uomo adulto, armato da guerriero, in atto di camminare seguitando due colombe, che volano innanzi a lui. Sei altri cammei: due di figure due, o un puttino, e quattro d’una sola figura. Anfione. Radamanto. Eaco. Bellerofonte. Bellerofonte. Trittolemo. Radamanto. Ulisse. Anfione. Trittolemo. Calai e Zete. Ulisse. Cecrope. Eaco. Numa. Prometeo. SOGGETTO PER LA MEDAGLIA DELLA TERZA STANZA DEGLI ARAZZI I principi, che con grandi intraprese beneficano gli uomini e favoriscono il commercio delle nazioni, acquistano eterno nome. Giasone, per avere tra i primi aperta la navigazione ed acquistato il vello d’oro, viene, dopo la sua morte, collocato nel seno della Immortalitá. Giasone, in forma d’un bellissimo ma robusto giovane, pieno di contentezza nel viso, sederá sopra le nuvole, in atto d’essere abbracciato dalla Immortalitá e coronato dalla Gloria. Sotto di lui volerá a traverso la Fama, sonando la tromba; e intorno ad esso voleranno dei geni, portando le di lui arme. Nella piú lontana parte del cielo si vedrá accennata la nave degli argonauti, nella cui vela spiegata brilleranno tre stelle, che in linea diagonale la taglieranno dalla destra di essa alla sinistra. Giasone sará nudo, se non quanto la pelle dorata del montone, conquistata da lui, gli penderá graziosamente dalle spalle al petto, e quindi alla coscia. Terrá arditamente un’asta nella