Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/149

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cespugli, stanno due bellissime ninfe ignude, in atto di spiare, avide e sconcertate, quello che accade. Una di queste, velando il corpo di biondissimi capelli sciolti, si alza in piedi; e l’altra, mezzo coricata, ha le chiome raccolte. Il paese, in cui segue l’azione, rappresenta parte d’un grazioso declive, dove sia raccolta tutta la possibile amenitá. Erbe ed alberi leggeri, freschissimi e rugiadosi. Pomi, fichi, uve, che pendon da questi. Colombe, che sopra i rami si baciano; uccelli, che vi volano e vi cantano, e fra questi, in luogo distinto, un pappagallo, che apre il becco parlando. Fiori da ogni parte, fra i quali trionfano le rose. Tutto ciò ben distribuito, in modo che dalla quantitá degli oggetti non nasca confusione; e nello stesso tempo leggerissimo, affinché rimangano ben distinte le figure. La figura di Rinaldo sará d’un bellissimo e robusto giovanetto, ma che sembri alquanto ammollito dai piaceri. Le forme e i colori dell’abito di lui saranno teneri, delicati e vezzosi, a piacer del pittore. I capelli sembreranno inanellati ad arte, e lucidi e grevetti per l’unto de’ profumi. Ubaldo e Carlo saranno in abito guerriero, ma il primo piú nobile dell’altro. Ubaldo sará piú attempato e piú grave, e Carlo piú giovane e vivace. Il cielo e il paese saranno d’un purissimo sereno, e le forme e il colorito di tutta la composizione, fuorché quello delle tre principali figure, potrá esser vagamente trasportato al piú grande ideale. La lettura del canto xv e xvi del Tasso servirá mirabilmente ad eccitare ed arricchire la fantasia del pittore. Sarebbe stato opportuno soggetto alle intenzioni di Sua Altezza il passo del canto xvu della Gerusalemme , in cui il saggio vecchio presenta a Rinaldo lo scudo, in cui sono figurati i futuri eroi della casa d’Este. Ma questo soggetto è troppo naturalmente scarso di figure e di varietá, e non ne può ammettere facilmente altre, senza nuocere alla coerenza necessaria ed al verosimile. Tutti gli altri fatti di Rinaldo poi, descritti dal Tasso, non hanno veruna significazione generale o allusiva; ed, oltre di ciò, non sono, per le loro circostanze, suscettibili d’esser con