Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/152

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PROGRAMMA VIII SOGGETTO PER LA MEDAGLIA DELLA TERZA STANZA L’amore, quando non è temperato dalla ragione, è causa di gravissimi mali, come si vide in Medea. La dea Venere sederá sopra il suo carro tirato dalle colombe, tenendo una fiaccola molto fiammeggiante in mano. Amore, con gli occhi coperti dalla benda, stará in piedi sul davanti del carro, in atto di guidar colle redine le colombe. La Gelosia, il Furore e la Vendetta accompagneranno il carro. La tendenza del carro, l’atteggiamento d’Amore, il movimento delle colombe e quello delle figure accompagnanti il carro mostreranno la piú grande violenza de! corso, quasi precipitando verso l’ingiú. Venere mostrerá grande cupiditá negli occhi e nel viso. Sará coperta sol quanto la decenza richiede. La Gelosia sará una bella donna, ma pallida in viso e piuttosto magra, col guardo, la bocca e l’articolazione delle mani significante paura e sospetto. Avrá un panneggiamento di color turchino a onde, tutto sparso d’occhi. Il Furore sará un giovane tutto acceso e terribile nel volto, coi capelli rabbuiati. Nella destra terrá un aspide in atto d’avventarlo, e dalla sinistra gli penderá il teschio di Medusa. Avrá pezzi di catene spezzale ai piedi ed alle mani. La Vendetta sará una bella donna, ma di aspetto torvo e crudele, capelli sciolti e disordinati, e panneggiamento color di sangue. Si morderá colla bocca il dito indice della sinistra, e terrá nella destra un pugnale. Se bisognano altre figure alla composizione, vi si aggiugneranno degli amorini volanti, ma tutti con gli occhi bendati, in atto di scagliare, o coll’arco o colla mano, dardi per ogni parte. Il cielo sará torbido, con tinte di luce rossiccia e fiammeggiante. NB. Si restituisca questa carta all’ab. Parini.