Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/162

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cosi illuminato. Ma, quando ciò non sia, e che all’opposto sia stata giudicata o necessaria od utile almeno, sarò glorioso di vedere un cosi rispettabile giudizio accordarsi colla mia privata e spontanea opinione. L’eloquenza superiore appartiene alla filosofia, ed approfitta massimamente della logica, della metafisica e defla morale. Non si occupa ella soltanto materialmente de’ vocaboli de’ tropi, dello stile, delle parti e de’ vari generi dell’orazione, ecc.; cose proprie di quella retorica, che ordinariamente si abbandona alle scuole inferiori, per avvezzare i giovani a tesser soffribilmente un discorso. Quest’eloquenza superiore si stende sopra i confini delle idee accoppiate a’ vocaboli, e consequentemente sopra la proprietá di questi, sopra il loro valor reale e sopra quello d’opinione; cose tutte che contribuiscono alla chiarezza, alla forza, alla nobiltá del discorso. Passa inoltre alla composizione de’ vocaboli nelle frasi, nelle perifrasi, ecc., fissa i limiti della loro accettazione secondo la diversitá degli stili, secondo la natura dell’idioma e secondo le regole inalterabili del buongusto. Richiama la composizione de’ membri e de’ periodi al giudizio dell’orecchio, e ne tempera i modi fra la natura della lingua, fra il gusto vegliante e le meccaniche impressioni del suono Quest’è la menoma parte, ma però necessaria, dell’eloquenza superiore. Si vale poi della logica, scegliendo o rigettando la varietá delle pruove, vestendole, colorendole, distribuendole secondo la varietá delle circostanze e delle ronvenien7e; e questo scegliere, vestire, colorire, distribuire secondo la varietá delle circostanze e delle convenienze suppone una profonda conoscenza della morale per iscegliere le maniere, gli stili, i colori dell’argomentazione, che meglio rivolgano a nostro favore le diverse passioni dei diversi uomini, sempre a seconda degl’immutabili principi del retto e dell’onesto. Qui è dove subentrano la dilicatezza, lo spirito, la vivacitá, il calore, l’entusiasmo e tutti quelli altri accompagnamenti dell’argomentazione, che, prevenendo, agitando e soggiogando gli animi, v’introducono la persuasione e la deliberazione. Tutto questo è suggetto dell’eloquenza superiore. Ma non lo insegna giá essa per la sola via de’ nudi