Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/223

Da Wikisource.

II RAPPORTO PUBBLICO OSSIA PROCLAMA IN NOME DI PASQUALE DE PAOLI GENERALE DE’ CÒRSI Poiché, dopo quaranta anni di fatiche e di pericoli continui, la nazione còrsa si vide in istato di poter far fronte a’ suoi naturali nemici, qualora questi non avessero cosi polente aiuto di fuori, che sbilanciasse le nostre forze, come pareva e pare tuttavia sperabile, essendo notoria a tutto il mondo la giustizia della nostra causa ed a noi la giustizia de’ principi che regnano presentemente in Europa ; poiché la nazione medesima mi fece l’onore di riguardare con favorevole occhio la mia tenue abilitá. eleggendomi in suo generale; io mi credetti in debito di sacrificare al vantaggio della mia patria tutte le piccole forze del mio corpo e del mio spirito: cosa che io era giá disposto di fare per solo zelo ed amor patriotico, ogni volta che mi si fosse presentata occasione. Affidata che fu alla mia persona la suprema direzione degli affari, vidi che nulla era piú necessario, per assicurare la libertá della mia patria e per dare uno stabile fondamento al governo dello Stato, che di unir la nazione colla nazione medesima e di riconciliar gli animi delle famiglie e degl’individui che la componilo, i quali animi, per la disposizione naturale del clima e del suolo, separato dal continente, montuoso ed