Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/65

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di guadagnarsi il sostentamento in Milano impiegandosi in que’ privati e pubblici servigi, che son propri del facchino. Stanno questi nella cittá con certi obblighi e privilegi, che ne autorizzano l’uso e la dimora. Quelli poi, che rappresentano tal gente colla mascherata cosi detta «de’ facchini» o la «facchinata», sono persone civili, addette ad un corpo che chiamasi la «magnifica Badia». Questa piacevole congrega è d’origine molto incerta: nondimeno se ne ha memoria d’oltre a due secoli. Gode d’alcuni privilegi concedutile dai governatori di questo Stato. Ha statuti ancor essa e cariche, come di piovano, d’abate, di dottore, di cancelliere, di poeta e simili. Gl’individui della Badia affettano un dialetto proprio del paese del quale si fingono. Hanno ciascuno un nome bizzarro e caratteristico, che li distingue. Hanno una foggia di ballo e di costumanze nazionali. Il loro abito è d’un panno bigio, con un giubboncino e le calze dello stesso. Il cappello è del medesimo colore, ma ornato di grandi e ricchi pennacchi, che danno alla figura un’aria bizzarra e pittoresca. Portano alla cinta un grembiule vagamente ricamato d’oro e d’argento con simboli e figure alludenti al carattere particolare, che ciascun rappresenta. Recano un sacco in ispalla, ed hanno al viso maschere eccellentemente fatte, raffiguranti fisonomie oltremodo nuove e capricciose, ma nello stesso tempo naturali e secondo il costume. La detta mascherata suole uscire quasi ogni carnovale, e talvolta ancora in occasione di pubbliche allegrie, ora piú ora meno pomposamente. Ma questa volta dimostrò assai maggiore zelo che in nessun altro tempo, cosi per la singolaritá della circostanza come per la distinzione con cui l’augusta sovrana si degnò ultimamente di riguardarla. Imperocché, non essendo potuto rimanere ignoto al suo liberalissimo animo né meno un cosi piccolo oggetto, fece dalla reai Camera somministrare alla Badia un considerevole regalo, a titolo di compensarla in parte delle spese fatte questi anni addietro per divertimento di S. A. R. l’arciduchessa Maria Ricciarda. Usci adunque la mascherata de’ facchini sotto aspetto che il loro comune venisse in forma solenne alla cittá per prestar