Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/77

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alla meta con carri di nuova invenzione. E i dieci trombettieri che precedevano, e il carro della sinfonia, e quello che portava il premio, e i cavalli, e le persone di séguito comparvero tutti di disegno e d’abito e d’ornamenti alla chinese. Il carro piú grande era spezialmente distinto per la bizzarria e la vaghezza della invenzione. Gli ornati di questo erano tutti d’oro con fondi bianchi smaltati e pitture capricciose qua e lá distribuite. Scherzavagli d’intorno un fregio di drappo verde e rosso con guarnizioni e fiocchi d’oro. Sull’alto del carro stava una figura d’uomo chinese in atto di trattenere un vago e grande uccello. Sotto di essa, posato sopra una loggetta, alzavasi un gran vaso di porcellana con larghe ed alte foglie d’erba, che ne uscivano; e in vicinanza di questo stavano scherzando fra loro due chinesi con ombrelli formati di piume. Piú sotto vedevasi, collocato sopra un piedestallo, con gradini davanti, un idolo chinese, che copriva una sua testaccia movibile sotto un gran parasole di color verde ed oro. Scherzavano intorno a costui quattro altre figure, parimenti con ombrelli di piume a vari giri. Nel davanti poi stava un chinese in atteggiamento capriccioso, e mostrando in una mano il pallio che girava, pittorescamente distribuito, sul carro. Gli otto cavalli, da’ quali il carro veniva condotto, portavano medesimamente ombrellini di piume in capo e le bardature e le gualdrappe in forma corrispondente con campanelli, che ciondolavano intorno. Inventori di questi carri e cosi degli altri sopra descritti fu il signor Fossati, macchinista. Le LL. AA. RR. vollero questa volta aver il piacere di veder giugnere i cavalli alla meta in un decoroso palco preparato a questo fine. Avrebbe anche questo giorno riportato il premio il cavallo inglese nominato il Pluto, se la corsa, per qualche accidente seguito alle mosse, non fosse stata giudicata irregolare. Questo accidente procurò un nuovo divertimento ai principi ed a) pubblico, perché la corsa fu poi replicata il di tre novembre, e in essa il Fiuto riportò il secondo premio, dopo essere stato la terza volta vincitore contro a cavalli non punto ad esso inferiori. massimamente la coppia del signore arciduca granduca di Toscana. Frattanto questo giorno, ultimo delle prescritte feste,