Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/285

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A lai fine non sembrami inopportuno l’aggiungere qui una ultima considerazione la quale è, che il Governo imperiale francese, al quale preme di poter concb'udere definitivamente colla compagnia transatlantica il propostole contralto di noleggio, ha fatto uffizi presso il Gabinetto di S. M. onde ottenere rimossi gli ostacoli che si frapporrebbero presentemente a quel contratto. PROGETTO DI LEGGE. Articolo unico. 1 termini che neil’articolo 15 della convenzione, approvata con legge dell’li luglio 18'io, vennero assegnati alla compagnia transatlantica per adempiere le obbligazioni da lei assunte in esso articolo, ed i quali scadrebbero, quello per mettere in costruzione sette bastimenti con tutto il 10 gennaio 1855, e quello per attivare i! convenuto corso di viaggi fra Genova e le due Americhe, con tutto il 10 gennaio 1856, sono prorogati d’un anno. Relazione fatta alla Camera il 26 gennaio 1855 dalla Commissione composta dei deputati Monticelli, &• vondo, Corsi, Ricci, Santi, Quaglia e Torelli, relatore. Signori! — Nella tornata dell’8 corrente gennaio il signor ministro delle finanze vi presentava un progetto di legge tendente ad ottenere Sa prorogazione di termine assegnato alla compagnia transatlantica per l’adempimento di obbligazioni assuntesi. I! maggior numero de’ vostri uffici ammise la legge senza osservazioni, in vista dell’evidenza delle cause che motivarono l’incaglio nelle operazioni della società, due diedero voto negativo, uno fra i signori commissari ebbe incarico di ben accertarsi, prima di dare il suo voto, dello stato presente della società, ese realmente potevasi ritenere che colia concessione della richiesta proroga di termine si sarebbe posta in grado di adempiere a’ suoi obblighi. I colori stessi co’quali veniva dipinto il suo stato nella relazione ministeriale suggerivano questa investigazione nell’interesse pubblico, anche senza voler attribuire a colpa di alcuno l’infelice suo stato, ammettendolo come sola conseguenza di quelle cambiate circostanze ebe influirono in modo sinistro su tutte le imprese industriali. Si associarono di buon grado tutti i commissari a questo divisamento, e venne chiamato nel seno della Commissione uno dei direttori della società, già prima edotto dalia Presidenza della Camera dei documenti che si desiderava che recasse seco. Su tre punti principali portò la vostra Commissione la sua attenzione. Verteva i! primo sullo stato de’ versamenti e le spese in genere sostenute dall’amministrazione. Il secondo rifletteva la condizione de’ battelli a vapore già eseguiti, e l’ultimo si riferiva ai piani e divisameli!! relativi al completamento delle due linee, ossia degli obblighi assunti dalla società. Per quanto al primo quesito il signor direttore presentò un prospetto o situazione deila compagnia calcolata ai 15 del corrente mese. Risulta dalla medesima che i due primi versamenti seguirono regolarmente; che il terzo avvenuto nell’epoca di maggior crisi ebbe circa un quindicesimo di azioni in ritardo sulle 10,000 emesse,cifra che qualora non si fosse aumentata non avrebbe bastato a condurre a rovina la società, pericolo che ora venne tolto da! maggior valore che riacquistarono io azioni. Il prezzo dei due battelli costruiti risulta essers di circa lire 1,500,000 cadano (rimanendo a liquidarsi alcuni conti), ossia essi stanno precisanti'nlc finirò que’ limiti che si tracciavano nei conti preventivi presentati al Parlamento all’epoca che fu richiesta la sanzione del contratto stipulato col nostro Governo. Risultò ancora dal suddetto resoconto che nessuno stipendio venne finora percepito dai direttori della società, quantunque l’articolo 64 dello statuto dia loro diritto ad una indennità che dev’essere fissata da! Consiglio d’amministrazione ; in quella vece non figura sotto la rubrica stipendi che la retribuzione degli impiegati subalterni che in un anno e mezzo si elevò a lire 6520; egualmente non figura che la somma di lire 5952 86 per le spese d’ufficio assorbito per la massima parte dall’affitto del locale. La vostra Commissione, che non avrebbe titubato a pronunciare una censura se avesse trovato un’amoiinistrazione poco regolare in una società al cui prospero andamento è interessato anche lo Stato, crede suo dovere il chiamare ia vostra attenzione su quelle cifre comprovanti la retta amministrazione della direzione della società. Quanto a! secondo quesito, relativo alla condizione dei vapori costrutti, risultò che essi sortirono dai cantieri della compagnia John Mare, una delie più accreditate dellTn-ghi!terra, la medesima che costrusse VHirnrndaia, che gode fama di essere uno dei’primi vapori che si conoscono. La capacità dei due vapori della transatlantica richiesta per legge di 1500 tonnellate per minimum, risultò di 1685 tonnellate. Le macchine furono costruite nelle officine della fabbrica di Giorgio Rennie, fabbrica essa pure ben nota, e, la loro forza richiesta per legge di 250 cavalli, risuiiò di 260. Quantunque il fatto stesso del nolo stipulato col Governo francese in ragione di tre iire sterline per ogni tonnellata e per mese, il che forma un complesso di circa un milione c cento mila lire all’anno per ogni vapore; quantunque, ripetesi, questo fatto includa già un giudizio sull’intrinseca bontà dei vapori da chi è più interessato nel ioro uso, tuttavia la Commissione richiese il signor direttore se potesse somministrare anche altre prove di giudizio emesse intorno 3Ì medesimi. Ei fece allora osservare come il contratto stesso contenesse il giudizio emesso dalla dogana di Londra, la quale qualificò i due vapori come bastimenti di prima categoria e prima classe, che è il giudizio il più favorevole che si possa recare d’un bastimento, e con tale qualifica si trovano inscritti nel Lloyd, ossia gran registro di tutte le navi, servendo quei dati per norma alle compagnie di assicurazione, pagandosi in proporzione tanto meno dagli assicurati, quanto maggiore è la bontà e solidità dei legni espressa in categorie e classi. Rassicurata anche sotto questo lato la vostra Commissione, passò all’ultimo quesito, cioè quello relativo al piano e progetto pel completamento dei numero dei vapori prescritti che si riassume nell’impiego delle somme che la società deve ricevere in forza dei contratto stipulato co! Governo francese. A questo proposito il signor direttore della società rispose che la direzione sarebbe d’avviso di fissare un interesse ed anche un dividendo per le somme già versate, come è pratica di quasi tutte le società per azioni, impiegando pei la maggior parte deH’importare del contratto stipulato coi Governo francese nella costruzione di due nuovi vapori, cercando così conciliare l’interesse degli azionisti con quello di realizzare lo scopo sociale, non chiedendo cioè che pochi versamenti e ad epoche lontane. Per ora non essere però questo che l’avviso della direzione, spettando la definitiva risoluzione *1ftissemblea generale, a termini dell’articolo 24 dello s! a tufo sociale. Ma, qualunque essere possa i! risultato delle deliberazioni deU'assenibtca, esse riguarderanno piuttosto la forma che h sostanza, Poiché, quand’anche si deliberasse di versare