Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/324

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cifra dei tré milioni circa, limite di spesa che nel contratto era stabilito per base approssimativa. A fronte però d’onà questione grate d’intérprétaziOne del contratto, il risultato delia quale èra tm’immediàtà sospensione del latori, non sì poteva dissimulare Come difficile, per non dire impossibile, riuscisse il sostenere che il limite di spesa prestabilito non avesse àìChoa reale significazione, e fosse in balla dell’amministrazione l’oltrepassarlo in quella misura che a lei piacesse di determinare. Si reputata pertanto, sotto ogni riguardo, conveniente il troncare dal suo nascere una lite che già erà portata davanti il Consiglio d’intendenza generale della divisione di Torino; e, prendendo consiglio dalie vere ragioni di interesse pubblico, si scendeva ad Una transazione, ih forza della quale era ristretta l’estensione delie nuove strade che l’impresa Marsaglìa doveva condurre a perfetto compimento. Se un tale fatto riesce a dimostrare luminosamente come il sistema d’eseguimento adottato nel primo appalto, malgrado la sua specialità, abbia condotto ai risultati i più vantaggiosi ed economici che fosse speràbile di ottenere nella incertezza e nel difetto assoluto di elementi positivi in cui Si stava al cominciare delTimpresa, esso potrebbe d’altro canto dar luogo ad una censura per avere poi perduto in parte il frutto sperato per cagione delia limitata designazione dell’ammontare dèi lavóri che nfei capitoli d’appalto si contiene. Sarà facile però il liberarsi dà ogni taccia, osservando che l’incertezza appunto dei risultati definititi rendeva Tatuministrazione restia sul timore di compromettere la riuscita di tutta intiera l’operazione, quando l'esperimento fòsse andato lontano dalle sue previsioni. Si dirà di più che nello iniziare la nuova impresa era mente di condurre le opere in due tempi, limitando a! primo i lavori d’apertura, e riservandosi al secondo quelli di finimento con tulle le opere d’arte pel definitivo stabilimento delle nuove strade. All’attuazione però di un tale pensiero si opposero non soio i clamori delle popolazioni, a cui pareva un inganno il far opere imperfette, ma principalmente ostarono le eccezionali condizioni dei luoghi per cui le strade andavano condotte, non trovandosi, nell’applicazione materiale di un tale concepimento, mezzo di giungere ad alcun utile risuitamento, dacché una semplice abbozzatura di strada senza che fossero contemporaneamente costrutti gii edilìzi, e fosse costituita una solida e sufficiente massicciata, avrebbe cagionato un dispendio inutile ed uno spreco gravissimo di danaro, ritardando il benefizio che le nuove comunicazioni erano destinate a produrre. Tosto che si riconosceva essere impossibile di rendere praticabile una strada se dessa tìóu era finita intieramente nelle sue parti principali, se non si assicurava con edilizi stabili il varco dei fiumi e torrenti, era indispensabile il rinunziare al primo divisamento ed il mutare ordine di lavoro per procedere bensì gradi a gradi, ma sempre ad opera finita, onde estendere man mano il benefizio a tutte le parti e schivare il' pericolo d’incontrare uti doppio dispendio senza raggiungere alcun utile scopo. Questa circostanza rende ragione dell’apparente contraddizione che si scorge nelle basi della prima impresa, e nello stesso tempo giustifica l’amministrazione dall’avere abbandonata là prima idea per aprire immediatamente le nsove strade con quella perfezione di tracciato, con quella pienezza di lavoro che le ragioni tecniche ed economiche richiedevano. Nell’atto pertanto che l’impresa Marsaglia sta portando a termine il suo impegno, vengono preparati gli elementi per tentare appalti parziali sopra ciascuna linea che ancora rimane da compiere, e fin d’ora sono pronti all’uopo i progetti per la strada da Alghero a Terranova nei tronchi oltre Oschiri, è quelli per la strada da Nuoro ad Orosei, i quali, presentando per ciascuno un complesso di lavoro per circa lire 450,000, potranno dar luogo ad imprese che riescano vantaggiose per l’amministrazione quaulo essere lo può quella attualmente in corso. Le cose dette precedentemente sulla entità dei lavori fino ad ora eseguiti in Sardegna attorno alle nuove strade sono insufficienti e troppo imperfette, rispetto all’interesse ed alla vastità del tema, per credere d’aver soddisfatto al desiderio della superiore autorità. Si spera tuttavia d’avere schiariti i punti salienti dell'argomento per norma di quel giudizio che presso a mezza impresa può essere scientemente pronunziato per confortare nel proseguimento dell’opera cominciata. Torino, il 1? gennaio 1855. L'ispettore straordinario V. G, Rei.za,