Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/349

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(Divisione d’Ivrea.) Idrogetto di legge presentato alla Camera il 28 febbraio 1855 dal ministro guardasigilli reggente il Ministero dell'interno (Rattazzi). Signori! — Per legge speciale del IO marzo 1885 la divisione amministrativa d’Ivrea venne autorizzata a contrarre un mutuo passivo di lire 150,000 destinato a soddisfare le spese cui diede luogo la ricostruzione di una parte del ponte in pietra che attraversa l'Orco in prossimità del borgo di Cuorgnè; ma per quante ricerche abbia praticate il capo economico della divisione per rinvenire chi volesse suppcditarle quel capitale, non gli venne fatto di raggiungere lo scopo, quantunque, valendosi dei pieni poteri conferitigli dai Consiglio divisionale, proponesse larghi parliti ai capitalisti. Questa difficoltà di trovar danaro nasceva dalla condizione economica della divisione, le cui rendile, riunite all’imposta consentitale dal reale decreto del 12 ottobre 1848, non ne equiparano le spese, motivo per cui dessa non avrebbe potuto provvedere al regolare servizio degli interessi ed alla rateata estinzione del capitale, salvo varcando stabilmente il limite ordinario dell’imposta predetta, cosa questa che, come è noto, non può aver luogo senza l’emanazione d’una legge che l’autorizzi, lì Consiglio divisionale, informato dell'inutilità dei tentativi fatti per ottenere a prestito le lire 150,000, deliberava già nella Sessione del 1854 di chiedere ai poteri legislativi la facoltà di ripartire pendente un decennio lire 500,000 di imposta a vece delle lire 240,000 fissate dalla sovrana citata provvisione; ma il Parlamento, considerando che vuoisi andare a rilento nel rendere permanenti oneri straordinari, e che i! Governo aveva già fatto presentire la prossima presentazione di un progetto di legge diretto» ridonare l’autonomia alle provincie, stimò conveniente limitare all’esercizio 1854 la facoltà invocata per dieci anni, all’oggetto specialmente di lasciare intatta la libertà di azione dei futuri Consigli provinciali. Veniva quindi sanzionata dal Re e promulgata la legge del 3 prossimo passato aprile. Se non che, continuando! capitalisti e l’amministrazione della Cassa dei depositi ed anticipazioni a negare fiducia alla divisione finché fossero alla medesima assicurati mezzi più ampi per far fronte ai suoi impegni, e d’altra parte le spese di riparazione al ponte sull’Orco, eseguite d’urgenza, essendo state soddisfatte con fondi materiali di cassa, sempre più imperioso facevasi sentire il bisogno di rifornire questa di danaro, avvegnaché altrimenti l’andamento di tutti brami di servizio sarebbe stato profondamente perturbato. Giunte a questo punto le cose, io credetti dovere mio intrattenere il Consiglio dei ministri il quale, in seguito alla promessa da me fatta sotto alla mia responsabilità, d’indurre il Consiglio divisionale a rinnovare la domanda d’un aumento permanente dell’imposta comune alle due provincie, e di presentare al Parlamento un progetto di legge inteso a sanzionarlo, opinò potere Panimi ni» trazione della Cassa dei depositi predetta somministrare alla divisione la somma in questione, sperando che ii voto delle Camere non farebbe a suo tempo difetto al progetto medesimo. In seguito a questo affidamento il mutuo ebbe luogo od il Consiglio divisionale rinnovò in seduta del 17 scorso novembre la domanda di potere ripartire fino a tutto il 1864 una imposta di lire 300,000, Dopo quanto ho avuto l’onore di esporvi mi parrebbe superfluo Io aggiungere ragionamenti onde provare l’insufficienza dell'imposta ordinaria. Io mi restringo quindi ad accennare di passaggio che, atteso il cresciuto ammontare delle imposte dirette, bastano 46 centesimi addizionali per raccogliere le lire 360,000 sopra discorse, mentre nello scorso anno si calcolava che detti centesimi dovessero salire a 52 per gettare la stessa somma, come sta scritto nella mia relazione dell’S marzo di quell’anno. Collo stesso verbale del 17 prossimo passato novembre, il Consiglio divisionale deliberava purè di prendere a mutOo una somma di lire 50 mila in acconto di quella maggiore per cui, a termini degli impegni presi ma non ancora sanzionati, dovrà concorrere nella grandiosa opera della costruzione di una strada carreggiabile per alla Svizzera attraverso al Colle di Ménouve. Il mio collega ministro dei lavori pubblici però avendo opinato, pelle ragioni svolte nella nota che unisco sotto il numero 8, potersi senza inconveniente differire siffatta nuova operazione di credilo, credo essere neiì’inleresse della divisione il soprassedervi per ora sino a tanto che l’opera sia data in appalto, risparmiandole intanto ia corrisponsione degli interessi relativi i quali, quantunque salgano a somma di poco momento, pure hanno una importanza relativa a fronte delia poca floridezza delle sue finanze. Nel deporre, d'ordine del Re, al banco della Presidenza il progetto di legge inteso a permettere che la ripetuta divisione ripartisca, a far tempo da quest’anno e fino a tutto il 1864, un’imposta di lire 300,000, prego la Camera di volerlo discutere d’urgenza. PROGETTO DI LEGGE. Artìcolo unico. La Élvisione amministrativa d’Ivrea è autorizzata a ripartire nell’anno 1855 ed in quelli successivi, fino e compreso quello del 1864, un’imposta di lire trecentomila per far fronte alle spese comuni a tutte le provincie che la compongono. Relazione fatta alla Camera il 12 marzo 1855 dalla Commissione composta dei deputati ìli itili ieii, Ricci, Bottone, Bezzi, lartinet, Buttini, e Marco, relatore. Signori! — Fra le divisioni amministralive che ricorsero a voi per ottenere la facoltà di oltrepassare la imposta ordinaria, a fine di far fronte a spese che non ammettono dilazione, si offre pure quella d’Ivrea, la quale vi chiede l’autorizzazione di portare l’imposta ordinaria da lire 240,000, giusta il reale decreto del 12 ottobre 1848, a lire 300,000, per un decennio fino a tulio il 1864. Tale domanda venne già altra volta rassegnata al Parlamento; ma questo, sia che temesse non si aggravassero di troppo i bilanci futuri, sia che credesse per avventura imminente la discussione del progetto di legge concernente il nuovo ordinamento delle provincie, aveva solo concesso la facoltà di eccedere la imposta ordinaria per l’esercizio del 1854. ■ Quantunque la sullodata divisione avesse ottenuto, colla legge 10 marzo 1853, di fare un accatto di lire 150,000 per la ricostruzione di una parte del ponte in pietra a traverso l’Orco presso Cuorgnè, tuttavia esso non ba potuta effettuarsi, perchè le eotrate della divisione erano inferiori a ie uscite,