Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/35

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a due condizioni: la prima è di comprendere tutte quelle principali linee che esercitano la più diretta e maggior influenza sugli alti interessi dello Stato, sia nel rispetto dei grande commercio, sia nello strategico, sia nel politico e nelle relazioni internazionali ; la seconda di essere estesa e distribuita in tal guisa che le altre linee che la compongono, ancorché individualmente considerate, non possa dirsi che ciascheduna sia utile al commercio ed all’industria generale, questa generale utilità però risulti dal loro complesso e sia sentita ed equamente ripartita in tutto il paese. Nella distribuzione attuale delle linee di strade reali queste due condizioni è lungi che sieno soddisfalle. A riconoscere che non lo sia la prima basti considerare che non furono classificate fra le strade reali uc. ne delie linee che più interessano il commercio internazionale, qua! è, percagion d’esempio, la strada da Susa a Cesana ed al Monginevro, che mette in relazione il centro dello Stato coi dipartimenti sud-est delia Francia, e quella della valle d’Aosta che, passata ia catena del Gran San Bernardo, mette in comunicazione il nostro Stato immediatamente col cantone Vallese, e per di là coi cantoni occidentali della Svizzera, per taeer d’altro, nè lo furono alcune strade eminentemente strategiche, come è quella in altri tempi anzi inconcepibilmente avversata dal militare, ed ora invece giustamente dal Ministero di guerra reclamatissirna, che per il passo del Piccolo San Bernardo mette in comunicazione la valle d’Aosta eolia Tarantasia, nè si diede pensiero, nello stesso rispetto strategico, alia costruzione di ponti di struttura murale sulla linea difensiva del Po, fra i quali ponti è nello stato attuale delle cose desideratissimo quello di fronte alla città di Cbivasso, che tanto gioverebbe ad agevolare le fazioni di guerra coordinate alla linea difensiva suddetta. E per convincersi come male l’attuat rete di strade reali risponda alla seconda delle suddette condizioni, basti osservare che, mentre alcune provincie si trovano in tutta la loro estensione attraversate da una o più strade reali, altre non godono il beneficio di queste strade, nemmeno per un ramo che congiunga la città capoluogo alla rete generale, e devono perciò compiere e mantenere a spese proprie, come strade provinciali, tutte le strade loro: tali sono, per esempio, in Savoia il Faucigny, la Tarantasia ed il Cbiablese, ove si vede la strada del Sempione correre come strada reale finché sorte dai confini dello Stato verso Briga, e non riprendere tal carattere quando vi rientra a San Gingolph ; nella Liguria le provincie di San Remo, di Oneglia, Savona ed Àlbenga; in Piemonte la Lomeilina, la provincia di Casale, quella d’Alba, d’Aosta ed altre ancora. Le strade ferrate sono poi venute a recare un gran mutamento nella condizione generate delle comunicazioni. Ma ben lungi dal migliorarla nel rispetto dell’equa ripartizione dei vantaggi e nella proporzione dei pesi iucumbenti alle provincie, hanno resa tale condizione più ingiusta o rispettivamente più grave. Imperciocché essendo naturate che le ferrovie si sviluppassero più prontamente e più estesamente dove il maggior movimento commerciale si era già determinato, o dove il paese pella facile natura del suolo offriva maggiori economie e sicurezza di costruzione, e in generale dove l’esercizio prometteva maggiori lucri al capitale impiegato, avvenne cbe ne fossero di preferenza arricchiti quei territori medesimi in cui esistevano già strade reali. Di guisa che, mentre alcune provincie godono il vantaggio delle une e delle altre, altre restando pur sempre prive di strade reali non vedono stabilirsi, ed alcune fra esse non hanno prospettiva di vedersi inai stabilire, strade ferrate, Il Governo del Re ha dovuto convincersi che sia ornai giunto il momento di recare qualche radicate rimedio a questa perturbazione d’interessi locali, e di far ragione ai giusti e vivi reclami di tante provincie. E questa sua convinzione fu avvalorata dall’esempio che ci dava un paese, sul cui sistema stradale si è essenzialmente informato il nostro. Luigi Napoleone nel suo messaggio all’Assemblea nazionale del 1882, quantunque, come abbiamo sopra osservato, la rete delle strade nazionali abbia in Francia una estensione tanto maggiore della nostra anche osservata ia proporzione fra i due paesi, Luigi Napoleone dichiarava que les crédits destinés à Vachèvement et à la rectification de roules nationales soni trop restreints pour permettre de doler de Communications plus faciles les contrées qui, a raison du relief de leur sol, n'ont pas été comprises ciane le réseau des chemins de fer et des canaux. Dans le budget de 1862 je vous demando les moyens d’améliorer cette condition, en la meltant d’accord aree lajustice distributive. Se Io stato delle nostre finanze fosse più florido, il Ministero non esiterebbe, o signori, a proporvi il più semplice e più sicuro rimedio alla lamentata insufficienza ed ineguaglianza di riparto del nostro sistema stradale; e questo rimedio consisterebbe nel dichiarare reali e nell’assumere immediatamente a carico dello Stato un buon numero di strade provinciali già costrutte ed in costruzione, e di compierne altre che non sono finora che in progetto, ma che sono dotate dei più evidenti caratteri per meritar d’essere come strade reali classificate. Ma non consentendo per ora la condizione dell’erario di aggravare troppo nemmeno le spese ebe in ultima analisi sono produttive pella grande efficacia loro a promuovere la ricchezza del paese, egli ha dovuto limitarsi a studiare invece un partito che, mirando ad estendere le nostre comunicazioni interne ed internazionali ed a togliere le più manifeste anomalie e mancanza di giustizia distributiva, procuri alle finanze coila cessazione di spese da cui sono attualmente caricate, un compenso a quelle che dovrà in seguito sopportare. Abbiamo notato come l’introduzione ed il crescente sviluppo delle strade ferrate abbia messo in maggior evidenza l’insufficienza della nostra rete di strade reali, ed abbia aggravato e tenda ad aggravare ognor più l’ingiusta loro ripartizione. Il Ministero ha dunque stimato che a por riparo a questo doppio inconveniente si debba accorrere con due provvedimenti. I! primo consìste nel fare che l’erario nazionale concorra con larghi sussidi a compiere, e poi s’incaricbi di mantenere alcune strade, delle quali non può essere contraddetta l’utilità nell’interesse generale dello Stato, e che sarebbe vano, non men che ingiusto, pretendere che venissero aperte colle sole forze delle provincie ; enei dicbiarare parimente reali altre strade che insieme con queste e con quelle che sono già attualmente come reali classificate, vengano a compiere un ben coordinato sistema che diffonda colia possibile equità il beneficio di sicure e buone comunicazioni delle provincie fra loro e coll’estero. Il secondo provvedimento consiste nello escludere dalla classe delle reali tutte quelle strade ordinarie che, correndo parallelamente a linee di strade ferrate, hanno perduta ogni maggior importanza, sia che si considerino isolatamente, sia e più ancora nel rispetto degli interessi generali e nel sistema complessivo delle comunicazioni. Nè col determinarsi all’or detta esclusione il Ministero ha creduto doversi stabilire distinzione alcuna fra le strade reali