Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/350

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e perchè non si era ancora conseguita per legge la facoltà di accrescere le imposte in modo da soddisfare regolarmente agli interessi ed all’estinzione del capitale. Se non che, di rincontro alla necessità di fornire rinfranchi alla divisione per fare spese di somma urgenza, ii ministro deirinterno le procurava, sotto la sua responsabilità, il mutuo di cui sopra dalla Cassa dei depositi e anticipazioni, colla promessa che avrebbe sottoposto al Parlamento un progetto di legge per autorizzare la divisione a superare il limite ordinario della imposta. La Commissione, esaminate tutte le carte a ciò relative, ha la convinzione essere assolutamente necessario il chiesto aumento d’imposta. Però crede non inopportuno di notare, come sia rincrescevole cosa che si riproduca troppo spesso il fatto di dover ricorrere a nuove e maggiori spese nella costruzione di certe opere. E punto non entrando nell’esame speciale dei lavori eseguiti intorno al ponte di Cuorgnè, fidandosi nel senno del ministro, si competente in cosiffatta materia, spera che egli sarà per dare le istruzioni che ravviserà più accomodale, per evitare per l’avvenire lo sconcio di dover rifare gran parte dei lavori, o perchè essi non vennero studiati bastantemente, o perchè nel costrurre ponti gl’ingegneri non si fanno un'idea adequata del volume e dell’impeto delle acque nelle piene, fenomeno che piglia fiero aspetto nelle nostre contrade tanto per la profondità delle vaili, quanto per la ripidezza del terreno su cui precipitano e corrono i torrenti e le fiumane. Ciononostante la spesa per la ricostruzione d’una parte del ponte sovraddetto essendo stata riconosciuta di suprema necessità, e avendo bene operato l’amministrazione nel provvedere immediatamente ai lavori per antivenire danni maggiori, la Commissione opina doversi acconsentire la domanda, e ve ne propone per mezzo mio l’accettazione. Frattanto, giacché il ministro nella sua relazione fece menzione dell’accatto di lire 50,000, proposto dalla divisione amministrativa d’Ivrea per la costruzione della via alla Svizzera pel colie di Ménouve, riconosciuta l’opportunità delle ragioni ivi esposte di rimandarne ad un altro anno l’effettuazione, la Commissione stima non fuori di luogo di segnalare alla vostra attenzione non doversi attribuire al Ministero il ritardo di quell’opera, perocché risulti dall’esame della pratica fatta in proposito avere il medesimo spiegata non poca attività per venire a eonchiusione coi Cantoni svizzeri interessati. La Commissione però, vista l’utilità reciproca di quella strada, si per i suddetti Cantoni, come per noi, e considerato il tempo necessario per compiere il traforo, il quale, secondo la perizia degli uomini dell’arte, esigerebbe ii corso di cinque anni, lavorando giorno e notte senza interruzione veruna, porta fidanza che, insistendo il Ministero, come lodevolmente fece per lo passato, presso i medesimi Cantoni, per mettersi d’accordo eziandio sopra quelle minori difficoltà che tuttavia sussistono, benché approvato il capitolato d’appalto, si potrà, troncati finalmente gl’indugi, mettere mano tosto ad un’opera che avrà ad essere cagione e principio di un benessere migliore per una parte delia popolazione dello Stato, la quale merita, per tanti titoli, di essere secondata nelle sue antiche e giuste brame, e nei suoi più sentiti bisogni, Relazioni drt ministro guardasigilli reggente il dicastero deirinierno (Kattazzi) 17 marzo 1855, con cui presenta al Senato i due progetti di legge approvali dalla Camera nelle tornate del 10 e 14 stesso mese. (Divisione di Vercelli: provincie di Vercelli e Casale.) Signori! — Le spese imprescindibili pel 1855, tanto delia divisione amministrativa di Vercelli, quanto delle provincie di Casale e Vercelli, eccedendo d’assai il limite consentito dalla rispettiva imposta, quel Consiglio divisionale deliberò di contrarre un mutuo passivo di lire 190,000 nell’inleresse comune, uno simile di lire 54,580 73 per conto delia provincia di Verceili, e di coprire tutte le spese speciali della provincia di Casale coìrimposta, eccedendo di lire 10,912 46 il limite normale. Attesa la floridezza della provincia di Vercelli, io opinai non esservi necessità d’impegnarne l’avvenire colla contrattazione di un prestito che graviterebbe sui futuri bilanci, e potere invece i contribuenti sopportare, senza soverchio aggravio, una maggiore imposta. Quanto a! mutuo votato a favore della divisione, rei parve conveniente di assecondare ia proposta, avvegnaché aitrimenti ii tributo divisionale che colpisce anche la provincia di Biella, la quale versa in condizioni assai critiche a causa della continuata fallatila del raccolto delle uve, costituente il suo principale prodotto, salirebbe ad una cifra anormale. In ordine finalmente all’eccedenza dell’imposta speciale della provincia di Casale, fui d’avviso che non vi fosse alcuna valida ragione per opponisi, essendo veramente eccezionale la prosperità di cui godono da qualche anno quegli abitanti, i quali possono perciò sopportare un onere maggiore dell’ordinario senza loro disagia. Il Re, cui ebbi l’onore di esporre queste considerazioni, avendo approvalo in massima le conseguenze che io ne traeva, mi diede l’incarico di presentare al Parlamento un analogo progetto di legge, il quale però scemava d’alquanto il montare del mutuo progettato dalla divisione, attesa ia circostanza che si era, nell’esame delle spese comuni, riconosciuta la possibilità di effettuare qualche economia. La Camera dei deputati, che la prima ebbe a discutere quel progetto di legge, lo adottò nella sua adunanza del 10 corrente, accrescendo però il prestito divisionale dalle lire 163,000, proposte dal Governo, fino a lire 183,000, onde mantenere uno stanziamento di lire 2.0,000, fatto a favore della provincia di Casale fra le spese stradali comuni, che il Ministero dei lavori pubblici opinava potersi rimandare ai bilanci avvenire. Siffatta sospensione di spesa non essendo stata al Ministero predetto suggerita da altro motivo fuor quello di risparmiare una maggior debitura per applicarla ad una spesa di lontana esecuzione, ma che de! resto veniva in massima riconosciuta opportuna, i! mio collega non ebbe difficoltà di accettare l’emendamento, epperò io sottopongo alla discussione del Senato del regno il progetto di legge come sopra modificato, e gli fo preghiera di volersene occupare d’urgenza. (Divisione d’Ivrea.) Signori! — Nella sua adunanza del 17 novembre 1854 il Consiglio divisionale d’Ivrea prendeva due deliberazioni che cadono sotto la sanzione legislativa a termini degli articoli 229 del regio decreto 7 ottobre 1848, ed 1 e 3 di quello che ì porta la data del 12 stesso mese ed anno.