Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/357

Da Wikisource.

il primo gennaio, tuttavia le successioni che si apriranno nel secondo semestre, avendo sei mesi per la consegna, non frutteranno all’erario che nei 1856, ma in quest'ultimo anno la legge essendo pienamente attivata, si può con fondamento calcolare sopra lire 4,800,000;

4° Tassa sulle società L. 500,000 Questo prodotto venne separato da quello della caria bollata col qoale figurava nel bilancio dei 1855; avendo esso gettato oltre lire 290,000 nel 1854, si calcolò pel 1856 in lire 300,000, mantenendo però ad un tempo a lire 6,000,000 il provento della carta bollata, atteso il progressivo aumento del medesimo ;

5° Il reddito del lotto venne accresciuto di lire 800,000, giusta le basi dei risultati del 1854, nel quale anno si riscossero circa lire 5,900,000;

6° Un prodotto maggiore di lire 100,000 abbiamo calcolato per le poste. 1 prodotti incassati dalie direzioni divisionarie ascesero nel 1854 a circa lire 3,300,000 ; calcolando un aumento progressivo di lire 120,000 negli anni 1855 e 1856, si avrà un provento sperabile di lire 3,540,000, ed aggiunti i proventi della direzione principale d’economia, in lire 160,000, quello di lire 3,700,000. Nè sarà ravvisata eccessiva una tale previsione, giacché l’aumento dei prodotti postali ha per ragione non solo lo sviluppo economico del paese che può venire incaglialo dalle crisi commerciali e politiche, ma altresì e più ancora i progressi dell’istruzioue pubblica che non è a presumersi abbiano a rallentare nei prossimi due anni, ed il miglioramento nel servizio postale, che si verificherà pure fuor di dubbio, sia per le facilità che ne deriveranno dall’apertura di nuovi tronchi di strade ferrate, sia per le cure dell’amministrazione, le quali non saranno per venir meno;

7° Per ultimo noi abbiamo calcolato sopra un aumento di un milione ne! prodotto delie strade ferrate. Nella formazione del bilancio del 1855, essendosi proceduto piuttosto con induzione che non colla scorta di dati positivi, i quali allora non potevansi avere per non trovarsi ancora in esercizio la maggior parte delle nuove linee, vennero In quel bilancio inscritte, per alcune di dette lioee, eifre tali che i calcoli ora istituiti sul reddito ottenuto nell’anno 1854 dimostrano dover riuscire superiori. Ed è perciò che, profittando dell’esperienza dell’anno 1854 e tenendo conto del progressivo sviluppo, proprio deìj’esercizio delle strade ferrate, crediamo potersi fare assegno pel 1856 sopra un prodotto di 11 milioni e mezzo, di cui una parte, ben inteso, è riscossa per conto di società private, e che vieue poi loro corrisposta coi fondi del bilancio passivo. Tutti questi aumenti ritmiti che formano una somma di lire 8,300,000, sono ridotti a 5,100,000 circa, per alcune diminuzioni sopra altre categorie; la principale è quella di lire 170,000 per la cessazione totale dei diritti giudiziari, ai quali sottentrano i diritti della carta da bollo appositamente istituita. La vendita dei beni demaniali autorizzata nei bilanci dei precedenti esercizi, non essendo ancora compiuta, non abbiamo creduto di proporre nuove vendite nel 1856, nel quale anno perciò non sono previsti in bilancio proventi straordinari. Coll’occasione che vi presentiamo il bilancio, proponiamo di rimediare ad un inconveniente assai rilevante pei contribuenti che si verifica nel riparto delle sovrimposte divisio naii, provinciali e comunali, secondo le bifsi stabilite dall'orticolo 35 della legge del 28 aprile 1853 ; inconveniente che deriva non da imperfezione della legge, ma si veramente da difetto intrinseco degli elementi cui la medesima devfe applicarsi, e che con maggior forza producasi io quei comuni dove più squilibrata trovasi la proporzione tra l’imposta prediale e la rendita dei terreni. Tale inconveniente trae origine dacché nel riparto proporzionale delle sovrimposte trova osi a confronto elementi nuovi con elementi antichi, cioè contribuzioni di nuovo e di vecchio assetto, che conseguentemente non tutte, nè dappertutto rappresentano una stessa misura di rendita, talché in un comune, applicato l’identico riparto proporzionale delle sovrimposte, tornano queste molto più gravi pei.contribuenti delia tassa di patente, deii’imposia personale-mobiliaria e della tassa sui fabbricali, che non per quelli della contribuzione prediale sui beni*rurali per la circostanza che questa, siccome derivante da catasti già ben troppo antichi e disordinati, più non rappresenta con giusta misura la rendita attuale dei terreni, e così i contribuenti di quelle tre prime tasse più del dovere sotlenlrano a sostenere le sovrimposte cui prima esclusivamente sopperivano i contribuenti della imposta prediale. Da questo squilibrio ne sorge quindi che il possessore dì fabbricati, l’esercente professioni o commerci,il contribuente della personale mobiliaria, oltre di sopportare una tassa che tiene una giusta proporzione colla rendita, viene ad essere gravato d’una sovrimposta doppia e talvolta anche tripla di quella che con uguale od anche maggior rendita è addossata al proprietario di beni rurali; od in altri termini una rendita di lire 100 imposta di lire 10 in principale, sopporterà una sovrimposta comunale di lire 15 se la proporzione sarà di lire 1 50 per lira, mentre il possessore di beni rurali non sarà tassato che in tutto per sette od otto lire per una rendita uguale e più certa ; inconveniente assai grave che diede luogo a molte reclamazioni, che più del dovere scemò il peso della contribuzione prediale, che non si verifica nell’isola di Sardegna, nella cui massima parte già trovasi in vigore il nuovo catasto, e che esige un pronto rimedio. Epperciò proponiamo di stabilire nella legge del bilancia che in terraferma, finché non sia attuato il nuovo catasto stabile, la sovrimposta comunale da ripartirsi in aumento alle tasse di patente, per sonale-mobiliar ia e dei fabbricali, sia limitata alla metà, ossia alia proporzione del 50 percento delle tasse medesime, e che il di più ricada sulla prediale. Questa equitativa misura non può tornare gravosa allegriceli ur», la qoale prima del 1853 sopportava da soia più di il milioni di sovrimposte, e dopo l’applicazione del nuovo sistema di riparto ebbe il ben sensibile disgravameoto di oltre a lire 2,400,000, disgravamento che ben consentirebbe di portare a tale imposta an’aumentazione di 13 o 20 centesimi per lira a favore dello Stato, senza soverchio aggravio dei possessori di beni rurali. Le sovrimposte divisionali, provinciali e comunali, ripartite pel 1852, salirono infatti a L. 11,181,911 39 e quelle stabilite pel 1854 sulla prediale, si ridussero dopo il nuovo sistema a ... » 8,775,034 51 malgrado che tali sovrimposte abbiauo ancora subito un considerevole aumento. Differenza in meno . . L. 2,406,876 88 11 sopra additato limite non sarebbe estendibile alle sovrimposte divisionali e provinciali, in quanto che queste sono uniformi in tutti i comuni di ciascuna provincia, mentre invece le sovrimposte comunali variano di misura in ciascun municipio, e mentre in uno sono mitissime od anche nulle