Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/386

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1933 ù&mKrjrt&SnTBKtaBstKxmKui a j. •jAUjar*ams!éizixxs -. ,c g£j^-r-gra-^;.yf-'yiKy-‘ .r-:v -s ^cs x T^^Lassasasussxiaa^siaeBssis^s^^xfSk r=s«racuasMa£^a7<bueun SESSIONE DEL 1853-Si E siccome i! bilancio'per l’esercizio 1848 del circondàrio di Ciamberì, nel cui attivo, come già accennai, furono ammesse le lire 48,000 in questione, venne dal Re approvato con decreto del 3 aprile stesso anno, e così avanti la pubblicazione della legge che sottomette alla sanzione legislativa le deliberazioni dei Consigli divisionali, involventì contrattazioni di mutui passivi nell’interesse proprio o di qualunque delle provinole aggregate, credo di potere con fondamento eonchiudere che la divisione di Ciamberì non ha mestieri di ottenere, per mezzo di legge speciale, la facoltà di realizzare il ripetuto prestito. Rispetto al secondo mutuo, il quale fa parte delie rendite allogate nel bilancio divisionale 1833, laddove il primo ha sede fra i residui attivi dei conto dell’esercizio 1833, prima di indurmi ad appoggiare presso iì Parlamento la relativa domanda del Consiglio divisionale, mi sono fatto carico di verificare scrupolosamente se, mediante corrispondenti economie su taluna delle spese proposte, non lo si potesse evitare. Ma, ben lungi dal vedere coronate le mie speranze, dovetti convincermi che, nonostante alcuni risparmi di qualche importanza (lire 13,000 circa), riconosciuti possibili su qualche categoria delle spese generali obbligatorie e facoltative, quelle della prima specie state dal Consiglio divisionale connesse, owero bilanciate in somma minore del bisogno, superavano le economie per modo da necessitare una riduzione di lire 21,000 sulle spese straordinarie stradali, se pure non vogliasi accrescere di altrettanto il capitale da prendersi a pre-, stanza. Non io per certo proporrò alla Camera di accrescere ex officio l’ammontare del prestito per far fronte a spese facoltative; mi corre però l’obbiigo di farle presente che, mantenendolo nella cifra deliberata dal Consiglio divisionale, i sussidi dal medesimo allogati in lire 32,000 per aiutare un gran numero di comuni nell’eseguimento di opere stradali, dovranno forzatamente essere ridotti a lire 31,000 circa. Ciò dimostra, senza bisogno di maggiori sviluppi, che le risorse ordinarie della divisione sono impari ai suoi bisogni dell’anno in corso. Due però, come ben sapete, o signori, sono i mezzi con cui le si possono accrescere, eccedendo cioè il limite normale dell’imposta, ovvero coalraendo un debito capitale. 11 motivo che indusse i rappresentanti della divisione ad abbracciare iì secondo partito si è l’inopportunità dai medesimi unanimemente riconosciuta di aggravare straordinariamente i contribuenti in circostanze poco propizie per l’agricoltura e pei commerci, già fortemente colpiti dai carichi che Io Stato è dagli indeclinabili suoi bisogni costretto ad impor loro. A questa considerazione io aggiungo dal canto mio che, per raccogliere l’imposta ordinaria di lire 330,000, occorre aggiungere centesimi 36 ad ogni lira delle contribuzioni dirette, vaie a dire un numero di centesimi addizionali superiore alia media generate che colpisce i contribuenti delie provinole continentali; che la divisione di Ciamberì giammai superò, da che esiste, il limite massimo delia sua imposta ordinaria, epperò l’aggravio ^uscirebbe più sensibile perchè non mai sopportato ; finalmente che i debiti capitali della medesima si residuano a sole lire 18,000, e saranno intieramente estinti nei 1838 ; cosicché non avvi pericolo che l’onere, cui ora intende di assumere, sia per crearle imbarazzi nell’avvenire, bastando, per estinguere il novello prestito, che la divisione continui fiuo ai 1863 lo stanziamento di lire 6000 annue, che ; ora fa pel pagamento del mutuo sopra notato, i! quale, come dissi, sarà estinto nel 1858, Per lutti questi riflessi io divido l’opinione del Consiglio divisionale che convenga colmare la deficienza del suo bilancio pel 1853, ricorrendo al credito piuttosto che aumentando l’imposta, ed si Re, al quale ebbi l’onore di riferirne, avendomi dato l’incarico di presentarvi un analogo progetto di legge, compio al mandato, deponendolo al banco della Presidenza, e nell’atto stesso io vi fo preghiera che vogliate discuterlo d’urgenza. PROGETTO DI LEGGE. Articolo unico. È'fatta facoltà alla divisione amministrativa di Ciamberì di contrarre un mutuo passivo di lire 42,000 onde far fronte alle spese dell’esercizio 1853, comuni a tutte le provincia che la compongono, e di vincolare i suoi bilanci avvenire fino a tutto il 1865 pel servizio degl’interessi e per la restituzione rateata del capitale predetto. Relazione fatta alla Camera il 30 marzo 1855 dalla Commissione composta dei deputati Daziali, Roberti, Rubili, Bezzi, Mazza Pietro, Germanetti, e Monticelli, relatore. Signori ! — Il prestito, che nella seduta del 21 novembre 1834 il Consiglio divisionale di Chambéry deliberava di realizzare nella somma di lire 90,000, si compone di due parti : Cuna di lire 48,000, già ammessa nel bilancio del 1848 e non effettuata ; l’altra di lire 42,000, necessaria a colmare le deficienze che presenta il bilancio della divisione di Chambéry per l’anno 1885. Nel presentarvi l’attuale progetto di legge, il Ministero mostrò opinare che la prima parte del prestito non abbisognasse della vostra approvazione, per essere già stata approvata con regio decreto in epoca anteriore alla legge 7 ottobre 1848; ma la vostra Commissione”, non avendo trovato che quelPiraprestito di lire 48,000, deliberato nella seduta dei 18 agosto 1847 dal Consiglio divisionale di Chambéry, avesse riportata la sanzione reale necessaria per la sua effettuazione, ha creduto doversi ottenere per esso pure la sanzione de! Parlamento. La Commissione pertanto vi propone di convalidare coi vostro voto l’intiero prestito di lire 90,000. Quanto alle ragioni che militano in favore del progetto stesso, la Commissione, avendo riconosciuta la necessità dello lire 48,000 per soddisfare impegni derivati alla divisione di Chambéry dalla costruzione della strada da Aibertviìle a Chambéry e de! tronco da Grésy alia strada della^fforiana, e delle lire 42,000 per colmai e le deficienze del bilancio del 1835, non può che convenire nell’opinione del Ministero, di doversi cioè accordare alla divisione di Chambéry la chiesta facoltà. PROGETTO DI LEGGE. Articolo unico. È fatta facoltà alia divisione amministrativa di Chambéry di contrarre un mutuo passivo di lire 90,000 onde far fronte alle spese per lavori alla strada da Aibertviìle a Chambéry e tronco da Grésy alla strada della Moriana, e a 1 quelle dell’esercizio 1855, comuni a tutte le provincie che la compongono, e di vincolare i suoi bilanci avvenire fino a tulio il 1883 pel servizio degli interessi c pclla restituzione rateata del capitale predetto.