Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/388

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II Consiglio divisionale quindi, con verbale del 21 novembre 1834, deliberò di prendere a prestanza detta somma dalla cassa centrale dei depositi, assumendo !’ obbligazione di estinguerla entro il periodo di dieci anni, E siccome, per coprire le spese allogate nel bilancio 1835 che era stato precedentemente votato, insufficiente riescìva l’imposta ordinaria di lire 300,000 autorizzata col regio decreto del 12 otbre 1848, i rappresentanti delia divisione deliberarono nella stessa adunanza di contrarre un altro mutuo passivo di ìire 42,000, attesa la ripugnanza che si manifesta generalmente fra i contribuenti a sopportare un aumento d’imposta dopo nna sequela di annate agricole poco prospere. Procedutosi dal Ministero dell’interno all’esame delle spese generali allogate nel mentovato bilancio 1835, si riconobbe che desse non solo non erano passibili di riduzioni, ma era giocoforza accrescerle nei loro complesso di lire 21,000 circa, scemando in compenso d’altrettanto le spese stradali di natura facoltativa. Questa diminuzione che tocca gli estremi limiti dei possibile, dimostra l’opportunità non solo, ma la necessiià di valersi di mezzi straordinari per sopperire ai bisogni dell’anno in corso, di ricorrere cioè a! credito, o di elevare l’imposta. Pelle considerazioni che ho avuto l’onore di accennare, il Consiglio divisionale preferì il primo mezzo, ed io pure mi associo a tale voto, sia perchè la divisione, dacché fu creata, non ha mai ecceduto il limile normale delia imposfa, sia perchè i suoi debiti capitali sono ormai ridotti alla somma insignificante di lire 18,000, estinta la quale potrà mettersi in corso l’esdebitazione dei due prestiti di cui v’intrattengo eoa un leggiero aumento del fondo solito a stanziarsi negli annui bilanci per questa categoria di spese. Il progetto di legge che, in esecuzione deli’articolo 229 dei regio decreto 7 ottobre 1848, depongo al banco della Presidenza, e che mira a imparlire alla divisione la facoltà di cui abbisogna per mandare ad effetto i due mutui passivi, ascendenti in complesso a lire 90,000, fu già adottato dalla Camera dei deputati nella seduta del 3 corrente, epperò altro non mi rimane che pregare il Senato di volerlo discutere d’urgenza. (Provincia del Genevese.) Signori! — Con verbale dei 17 ottobre 1854 il Consiglio provinciale del Genefese propose a! Consiglio divisionale di prendere a mutuo la somma di lire 20,000 a carico speciale della provincia stessa, per impiegarla nella costruzione di un primo tronco della strada detta delle Beauges, ed i rappresentarci deila divisione avvalorarono la proposta con alto dei 16 susseguito novembre. Assuntesi informazioni presso il dicastero dei lavori pubblici intorno ali’opportunità di favorire rintraprendiinento dell’opera nel modo sopra riferito, riuscirono desse interamente conformi alle risultanze dei deliberati predetti, e rimase così comprovato essere in massima meritevole di accoglimento la domanda diretta ai poteri legislativi. Se non che, taluna delle spese allogate nel passivo speciale di questa provincia per Canno in corso, essendo invece di natura divisionale, e tale altra essendo prematura, si ebbe a riconoscere potersi sidurre il prestito a sole lire 14,000 senza diminuire il fondo di lire 20,000 stanziato per l’i etra prendimento dell’opera in discorso, e senza oltrepassare il limite ordinario dell’imposta che la provincia ha facoltà di ripartire in forza dell’articolo 2 de! regio decreto 12 ottobre 1848, Potendosi pertanto raggiungere lo scopo che ì due Consigli deliberanti si sono proposti contraendo un debito capitale minore di quello tla essi loro deliberato, io mi lusingo che il relativo progetto di legge, che ho Conore di de por re al banco della Presidenza otterrà il voto del Senato del regno come già ottenne quello della Camera dei deputati, e vi prego senza più di volerlo discutere d’urgenza. Relazione futta al Senato il 18 aprile 1855 dall'uffinio centrale composta dei senatori Brogiia, Conelli, Audiffredi. DeMaugny, e Gonnet, relatore. Messieurs!— La Commission centrale, chargée de vous référer sur ces deux projets de loi, s’empresse de reconnaître que les motifs snr lesquels s’appuie la division administrative de Chambéry pour contracter un emprunt de 90,000 livres,sont vraiment impérieux: ii s'agit d’un côlé de la somme de 48.000 livres, dont l’emprunt avait déjà été volé en 1848 par le Conseil divisionnaire, pour faire face aux dépenses qu’entraînait l’établissement d’une nouvelle route sur la rive droite de l’Isère, d’Albertville à Cliair.béry, avec un embranchement de Grésy au pont royal de Cbainousset; emprunt qui fut sagement suspendu à cause des Afférentes raisons qui retardèrent les travaux de cette route; mais à présent qu’il sont terminés, il est urgent de l’effectuer, pour que ia division puisse faire face aux obligations contractées avec ieur entrepreneur. ïl s’agît d’un autre côté de l’emprunt d’une somme de 42.000 livres pour couvrir les dépenses portées dans !e budget divisionnaire de 1855, pour lesquelles l’impôt ordinaire de 300,000 livres par an, autorisé par décret royal du 12 octobre 1848, n’était pas suffisant. Or comme la nature des dépenses portées dans ce budget est bien loin de ies rendre susceptibles de la moindre réduction, ce que votre bureau central fut à même de constater par ia lecture des divers papiers qui lui furent transmis par le Ministère de l’intérieur, il ne peut que vous engager à approuver l’empruntde 90,0001ivres, quiforment l’ensemble des deux sommes sur lesquelles nous venons de raisonner. Il est inutile de répéter ici, messieurs les Sénateurs, les justes motifs pour lesquels le Conseil divisionnaire de Chambéry préfère de contracter un emprunt, remboursable en 10 ans, por portion annuelle, plutôt que de recourir au moyen des centimes additionnels ; Pimpôt, tel qu’il est maintenant, est déjà si pessnt aux populations de la Savoie, surtout après plusieurs années successives de mauvaise récolte. Le second projet de loi vous est soumis, messieurs, pour que ia province du Genevois soit autorisée à contracter un emprunt de 14,000 livres, à rembourser aussi en 10 ans, par portion annuelle, afin d’ouvrir une route qui la mette en communication immédiate avec le plateau des Beauges, si riche eu gras pâturages. La province du Géoevois, Annecy surtout, ville si florissante par ses belles fabriques et par son commerce, ne pouvait manquer de faire tous ses efforts pour rétablir la route, en lui donnant même une meilleure direction, qui communiquait une fois avec les Beauges. Cette nécessité se montra plusempérieuse depuisqne d’autres routes furent construites pour mettre ce beau plateau en communication avec les villes de Chambéry, J’Aix-les-Bains et de St-Pierre d’Albigny; i! ne lui convenait pas de laisser se dévier ies relations commerciales qu’elle avait eues avec ies nombreuses communes parsemées sur ee plateau. Ainsi le Conseil divisionnaire de Annecy comprit-il déjà dans son propre budget nu secours