Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/421

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lire 851,372 02, invece di essere di lire 992,099 40 come quella ripartita negli anni 1854 e 1855, nè avvi a temere che la sua attuazione perturbi la contabilità. Desso però impinge nel ripetuto articolo di legge, il quale, colle partile che 10 chiudono, determina l’uso da farsi della imposta ripartita in eccedenza alle risultanze del bilancio per i’esercizio corrispondente, eppcrò sembra che non se ne possa permettere da! potere esecutivo la traduzione in atto senza il concorso dei Parlamento, il quale è pur chiamato a deliberare sull’ altra parte della proposta del Consiglio predetto, su quella cioè che riguarda il montare dell’imposta la quale, anche cosi ridotta, eccede tuttavia il limite fissato dai reaie decreto del 12 ottobre 1848. Io pertanto depongo a! banco della Presidenza un progetto di legge inteso a questo doppio scopo, che nella forma si scosta da quelli relativi alla concessione della facoltà di eccedere l’imposta che voi avete fin qui adottata; e nel mentre vi prego di volerne dichiarare d’urgenza la discussione, soggiungo che, a mio avviso, tutte le spese bilanciate meritano di essere ammesse, come quelle che sono giustificate dai documenti che vi unisco a corredo, PROGETTO DI LEGGE. Articolo unico. La divisione amministrativa di Cuneo, in conformità della deliberazione presa dai suoi rappresentanti 11 10 aprile di quest’anno, è autorizzata a valersi delia sovrimposta ripartita nello stesso anno in conformità de! disposto dall’articolo 4 della legge 24 dicembre 1854 (numero 563) fino alla concorrente di lire 851,372 02 per soddisfare le spese comuni a tutte le provincie che la compongono allogate nel bilancio per l'esercizio medesimo, ed a descrivere fra le entrate straordinarie del bilancio 1856 ia somma che avanza. (Divisione e provincia di Novara.) Progetto di legge presentato alla Camera il 24 maggio 1854 dal ministro guardasigilli reggente il Ministero ddVinterno (Radazzi), Signori! — Il Consiglio divisionale di Novara, accogliendo con verbale del 20 novembre 1853 tutte le proposte relative alle spese comuni e speciali per l’esercizio 1855 fattegli dai suoi commissari, meno quella di un sussidio aiie famiglie povere colpite dal morbo asiatico, è d’uopo quindi ricorrere ai poteri legislativi onde sia concessa la facoltà di ripartire nell’anno in corso un’imposta divisionale di lire 723,031 42, la quale eccede di lire 85,031 42 ii limite ordinario fissato col reale decreto del 12 ottobre 1848, L’esame a cui fu sottoposto il bilancio generale e quello stradale dai Ministeri dell'interno e dei lavori pubblici rispettivamente, ha dimostrato che le economie possibili su taluni articoli di spesa sono assorbite dagli aumenti, riconoscimi indispensabili di alcuni aitri, di guisa che in ultima analisi il montare complessivo delle spese non scema, e l’imposta deliberata riesce indispensabile. Nella stessa Sessione, e con verbale del 19 novembre suddetto, la rappresentanza divisionale approvò la proposta contenuta in atto del 20 precorso ottobre del Consiglio provinciale, portante che quella provincia abbia a concorrere per la somma di lire 80,000 nelle spese di costruzione di un deposito doganale progettato dal comune capoluogo, mediante stanziamento fra le sue spese speciali durante un ottennio di lire 6250 annue. Siffatta deliberazione, come quella che implica il vineolamento di bilanci avvenire, cade sotto il disposto dell’articolo 229 del reale decreto 7 ottobre 1848 ed ha mestieri di essere sanzionata per legge. Le discussioni che seguirono ne! seno dei Consiglio comunale dì Novara e di quelli della provincia e della divisione mettono in luce i vantaggi che si sperano dall’attuasione del progettato deposito, non tanto a profitto del centro principale, quanto della popolazione tutta della provincia. L’aggravio che deriverà ai contribuenti daU’aumento dell’imposta sopra accennato riétcirà poco sensibile, atiesa la prosperità relativa della divisione ed il moderato numero di centesimi addizionali necessari per raccoglierla ; l’onere poi cui si sobbarca !a provincia di Novara è tale da capire abbondantemente ne! limite ordinario della sua imposta speciale, la quale supera di gran Innga le corrispondenti spese certe e prevedibili. Avendo esposte queste considerazioni al Re, S. M. mi diede incarico di sottoporre alle vostre discussioni il progetto di legge che ho l’onore di deporre al banco della Presidenza, il quale comprende ambidue gli oggetti d(cui venni intrattenendovi e per cui vi chieggo l’urgenza. PROGETTO DI LEGGE. Art. I. La divisione amministrativa di Novara è autorizzata a ripartire un’imposta di lire settecentoventitrè mila trentuna e centesimi quarantadue per far fronte alle spese dell’esercizio 1855 comuni a tutte le provincie che la compongono. Art. 2. È fatta facoltà alla provincia di Novara di vincolare s suoi bilanci speciali avvenire dal Ì855 al 1862 inclusivamente, per la somma annua di lire seimila duecento cinquanta destinata a formare il capitale di lire cinquantamila, volato dai suoi rappresentanti a titolo di concorso nelle spese di costruzione di un deposito doganale progettato dal comune di Novar... (Divisione di Cagliari.) Progetto di legge presentato alla'Camera il 24 maggio 1855 dal ministro guardasigilli reggente il Ministero dell'ìuierno (Radazzi) Signori! — L’antico spedale civile di Cagliari detto di Sant’Aiiloiiio, per la sua vetustà e ristrettezza, essendo imperi ai bisogni della popolazione, si pensò fino dal Ì840 ad erigerne uno nuovo, piti ampio e distribuito secondo i dettami della scienza salutare. A quest’t (Tetto il cessato Ministero di Sardegna incaricava gli ingegneri Mulinati e Cima di compilare ciascuno un progetto di nosocomio, e sceglieva quello del secondo perito, quantunque per avventura troppo grandioso, come quello che, oltre alle infermerie, comprendeva sale d’anatomia, di disseccazione e di operazioni chirurgiche, un orto botanico, un laboratorio di chimica ed altri accessorii di tal fatta. La spesa del nuovo edilizio era stata io complesso calcolata dal professore Cuna in lire 260,000; nel fatto però tale somma divenne a gran pezza insufficiente, e, quantunque l’ainminislrazione del pio luogo n’abbia applicato tutti i risparmi latti anteriormente, i sussidi largitile dal Governo ed