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documenti parlamentari


inazione di un nuovo combustibile, alla buona riuscita del quale nessuna cura preliminare può dirsi superflua.

Ravvisa inoltre il signor Pansa che, avuto riguardo al modo con cui si accumuleranno i prodotti dei forni nello stabilimento a fronte della distribuzione che se ire farà sulla linea, convenga per tre lati fiancheggiare il fabbricato con ampie tettoie, cbe egli calcola in metri quadrati 1875; e per dare in ultimo una più chiara idea del suo concetto, correda la sua relazione con apposito disegno che indica l’ordinamento generale che egli intende di dare a tutta quella fabbricazione.

Queste tenui divergenze furono sottoposte all’esame del Consiglia amministrativo, il quale in seduta 12 corrente, come vedesi dall’unito verbale, adottò tutte le proposte del signor Pansa, conchiudendo, cioè, che non determinato per ora il numero dei forni da costruirsi, si dia tuttavia allo stabilimento la possibilità di estendersi al numero almeno di 32; adottando quanto al servizio dei forni, ai binar: d’accesso, agli utensili di corredo, alle tettoie ed altre disposizioni dei cumuli fa distribuzione ideata dal signor Pansa.

Persuaso pertanto lo scrivente, che queste ultime conclusioni siano i-n armonia col risultato degli studi sin qui praticati; Persuaso che l’utilità della fabbricazione del coke in paese, massime nella certezza d’irapiegarvi anche il lignite, non tarderà a condurre io stabilimento dei forni ri suo massimo sviluppo; Persuaso infine che nel provvedere ai fabbricati accessori, alle vie di servizio, ecc., convenga, anche, economicamente parlando, spingerli come a stabilimento compiuto, poca essendo la differenza cbe si introdurrebbe, qualora si volessero proporzionare, per esempio, a soli 16 o 19 forni, e ravvisandosi inoltre sempre più costosa in tali cose una ripresa di lavoro, piuttostochè una simultanea e compiuta fabbricazione; Perciò crede conveniente venga adottato il parere dei Consiglio d’amministrazione, e propone quindi l’attivazione in Sampierdarena del progetto Pansa, la cui spesa si fa ascendere a lire 244,525, delle quali 144,000 circa rappresentano il valore dei forni, ed il residuo appartiene alle vie di servizio, alle piatteforme, tettoie, attrezzi, ecc.; quindi si sottoscritto rassegna il detto progetto al signor ministro ì per la sua approvazione, con riserva di proporre la domanda j di un credito supplementario per le occorrenti spese. 1

Il direttore generale
Bona.


Visto: si comunica al Consiglio speciale delle strade ferrate pel suo parere, deputando a relatore il signor cavaliere ispettore Melano, che è pregato a fare ogni possibile per riferirne nella prima seduta del detto Consiglio.

Il Ministro
Paleocapa




Maggiore spesa sui bilancio 1855 per le opere di copertura dello scalo della ferrovia dello Stato in Alessandria.

Progetto di legge presentato alla Camera il 24 maggio 1855 dal presidente del Consiglio ministro degli affari esteri reggente il Ministero delle finanze (Cavour).

Signori! — Se nelle stazioni delie strade ferrate è conveniente, anzi necessario cbe gli scali dei viaggiatori siano al coperto, come generalmente lo sono quelli delie strade ferrate estere, tale necessità per noi maggiormente si verifica nella stazione di Alessandria.

Posta la medesima quasi alla metà deila strada da Torino a Genova, ed a capo della via dei Iago Maggiore, e di queile in progetto per Casale, per Voghera e per Acqui, si dovette formare io scalo dei viaggiatori di non ordinaria ampiezza, onde far luogo ai convogli di tutte le strade suindicate, ìe quali prenderanno e lascieranno sempre buon numero di viaggiatori e di merci, e fu perciò indispensabile di posare cinque grandi marciapiedi lunghesso i binari. Quindi, se si eccettuano i convogli diretti da Torino a Genova, i quali si fermano presso il marciapiede laterale alle sale dei viaggiatori, tutti gli altri, stando, quali più, quali meno, lontani dal fabbricato, sono i viaggiatori dei medesimi convogli costretti a traversare un lungo tratto dello scalo per arrivare al convoglio, o per andare dal medesimo al fabbricato. I viaggiatori poi dei convogli diretti sono obbligati a trattenersi qualche momento sul marciapiede per essere pronti a partire; ma ognuno vede quanto incomoda riesca pei viaggiatori e per la gente di servizio la lunga traversa e la fermata nello scalo scoperto in qualunque stagione dell’anno.

Oltre a questi incomodi personali dei viaggiatori, tutto il materiale dei convogli si deteriora grandemente se lasciasi di continuo allo scoperto.

Per ovviare a tali gravissimi inconvenienti, l’amministrazione aveva pensato di coprire io scalo tosto che fossero terminati gli edifizi dei viaggiatori, ma due primi progetti di tale copertura furono dal Consiglio speciale respinti, e fu necessità formarne un terzo che ottenne l’approvazione con molte lodi al suo autore, l’ingegnere Mazzucchetti.

Questi ritardi saranno facilmente intesi per chi conosce le difficoltà di siffatti lavori del tutto nuovi fra noi; ed i medesimi ritardi furono pure causa che nel bilancio 1855 niuna proposizione venne fatta per la spesa di quest’opera indispensabile.

Ho pertanto l’onore di presentare alla Camera la proposta di legge per l’approvazione in aggiunta a quel bilancio della spesa di lire 240,000 occorrente per ta copertura di detto scalo secondo il progetto Mazzucchetti.

PROGETTO DI LEGGE.

Art. 1. È autorizzata la spesa straordinaria nuova di lire duecentoquaranta mila occorrente per le opere di copertura delio scalo della ferrovia dello Stato in Alessandria, secondo il progetto delTingegnere Mazzucchetti, in data del 30 dicembre 1854.

Art. 2. Detta spesa sarà stanziata nel bilancio del 1855 del Ministero dei Savori pubblici, con applicazione ed apposita categoria sotto il numero 45 ter, e coila denominazione Stazione di Alessandria.