Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/53

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— 1590 — D 9 GEMENTI P A R L AMENTA III terrainav.ioue del concorso degli erari nazionale, provinciale e comunale in ragione di ciascheduna classe, è certamente il sistema più giusto e più razionale che possa adottarsi, ed è quello appunto che vagheggia la Commissione; ma fa d’uopo che questo sistema sia generale per lutto lo Stato, e che la classificazione sia fatta con piena cognizione di causa, e sia il risultamento di studi generali e di calcoli di confronto per determinare con giustizia la classe in cui dovrà essere collocata ogni strada; in difetto si creerebbero involontariamente privilegi e parzialità, che offenderebbero la giustizia e darebbero luogo a richiami senza fine. E diffatti, accogliendo la proposta della quale si discorre, noi avremmo strade reali di ia e di 2* categoria sotto ii regime di una legge organica che non ne riconosce che una soia; noi avremmo strade reali le di coi spese di costruzione, di sistemazione e di manutenzione sarebbero a totale, carico dello Stato, ed altre per le quali l’erario nazionale non concorrerebbe che nella mela della spesa, senza che potessimo darci sufficiente ragione di questa disparità, e tanto meno giustificarla con certi e positivi elementi. E poi, ammesso fin d’ora il sistema delle diverse categorie di strade reali, non sarebbe egli giusto di vedere se fra quelle che da poi circa mezzo secolo godono di tutti i vantaggi delle strade reali a termini della legge tuttora vigente, non ve ne sia per avventura alcuna da collocarsi nella seconda categoria ? Non dovremmo indagare se fra quelle che sono proposte per essere dichiarate strade reali di seconda, categoria ve ne sia alcuna che meriti di essere collocata nella prima categoria anziché nella seconda? E egli presumibile che tante strade aventi situazione e direzioni lontane Runa dall’altra, e totalmente diverse, abbiano tutte identici caratteri e presentino eguale grado d’interesse generale per lo Stato? La strada del litorale da Nizza a Genova, fra le altre, tutti sanno che ha i requisiti voluti dal regolamento del 1817 per essere annoverata fra le strade reali a termini di quel regolamento medesimo e che se non lo fu in allora, ciò avvenne per inolivi che al dì d’oggi paiono inciedlbili, e che meglio è pertanto di non indagare. Le provincie interessate nonostante l’incuria del Governo, anzi il contrario suo volere, di cui, se vera è ia fama, un zelante amministratore di una di esse, che osò prendere l’iniziativa, corse pericolo di subire la conseguenza colla perdita del suo impiego, si sono esse spontaneamente accinte ad aprirla in tutta la sua lunghezza ; e con mirabile costanza, applicando tutti i loro fondi a questa strada, con detrimento di ogni altra uti-le opera, e caricandosi anche di enormi debiti, sono giunte a renderla carreggiabile in tutta la sua lunghezza ed a sistemarla in gran parìe, coila costruzione anche dei ponti sui principali e più pericolosi fra i molti torrenti che ad ogni tratto la intersecano, avendo in tal modo già fatti per lo meno i tre quarti della spesa necessaria per la lotaìe di lei apertura e sistemazione. Mentre le provincie facevano questi gravissimi sforzi, il Governo, massime dappoi ai i 8h8, ha sempre dichiaralo che egli riconosceva fondati gli incessanti loro richiami onde quella strada fosse dichiarata reale, e posta a carico dello Stato; ed ogniqualvolta egli veniva sollecitato per la presentazione dell’opportuno progetto di legge ha sempre lamentata la necessità in cui era di aspettare che la Commissione incaricata di elaborarlo avesse ultimato il suo lavoro; ora, sarebbe egli giusto che, trovando intanto già fatti datiti provincie forse non meno di Ire quarti delia spesa che lo Stato avrebbe dovuto fare per intiero, se i delti ri eh rami fossero stati accolti senza indugio, voglia accora far concorrere le provincie per la metà delle spese che rimangono a farsi ; e, ciò che sarebbe peggiore ancora, si dichiarasse, come il Ministero propone, che lo Siato non assumerà a suo carico le spese di manutenzione di questa strada, fuorché quando sarà intieramente sistemata, mediante l’esecuzione dei progetti approvati da! Governo, ciò che sarebbe lo stesso che dire : da qui a chi sa quanti anni, ad arbitrio de! Ministero? Ciò che abbiamo esposto per la strada de! litorale da Nizza a Genova potrà forse dirsi del pari per alcun’aUra delle strade in questione. Non ignora la Commissione che in una grande nazione vicina si veggono con parziali provvedimenti d’anno in anno or questa or quella strada dalla classe dipartimentale o comunale trasferita afta classe delle strade nzionaìi, mediante speciale e per lo più anticipatamente concertato concorso dei dipartimenti o dei comuni nella spesa. Ma non crede che questo sistema, di cui chi volesse rintracciare la vera ragione, dovrebbe cercarla in fondo delle urne elettorali, che fecero la prova che tutti sappiamo, debba imitarsi da noi. Anzi egli è questo un motivo maggiore per cui la Commissione crede di dover insistere fortemente perchè si stia alle norme generali stabilite ne! predetto regolamento organico fino a tanto che venga riordinato, e che la classificazione delie strade ed il relativo concorso nella spesa si facciano sempre dietro norme generali anticipatamente stabilite dalla legge. Ben è vero, nè la Commissione se lo dissimula, che nello stato delle nostre finanze, senza il concorso delie provincie interessate, non può sperarsi così prossima come si desidera la definitiva sistemazione delie dette strade, e massime di quelle delle quali s'intraprende appena ora la costruzione. Ma niente osta che, massimamente in quanto a queste ultime, !e provincie interessate, le quali vorranno accelerarne la costruzione e la definitiva sistemazione, e che non hanno ancora fatto a tal uopo alcun sacrifizio, concorrano con volontarie offerte, le quali, aggiunte alle somme annualmente stanziate ne! bilancio dello Stato, pongano il Governo nella possibilità di accrescere la somma delle opere e dei lavori. E si è in vista di questa considerazione chela Commissione, mentre per prevenire il dubbio che potesse sorgere nell’esecuzione di qwesla legge, vi propone di dichiarare esplicitamente che rimangono a carico delle provincie o divisioni i debiti da esse contratti per costruzioni di ponti ed altre opere già eseguite intorno alle dette strade, le quali vengono ora dichiarate reali, è d’avviso che debba mantenersi la prima parte dell’articolo 12 de! progetto del Ministero, colla quale sono tenute ferme le offerte di concorso già fatte dai municipi o corpi morali relativamente alle medesime strade. A compimento delle osservazioni deila Commissione intorno a questo primo titolo del progetto ministeriale, resta ancora a parlarvi, o signori, dei primo assegno di fondi da farsi nel bilancio del prossimo venturo esercizio per l’esecuzione di questa legge. 1! Ministero proponeva che nel bilàncio dei lavori pubblici per l’anno 1838 si facessero per le strade provinciali (e non reali, come si è stampato par errore), dichiarate reali, gli assegni ivi indicati per ciascheduna strada, che tra tutti rilevavano alla complessiva somma, diceva»!, di lire Sfa,000, ma che in realtà ascendono e lire 443,000. Per dimostrare la convenienza e la possibilità di questi asse» ni,. i! Ministero osservava che, esonerando lo Stato de! carico della mrnifetuinae delle strade, che, secondo il progetto medesimo, dovevano cessare di esseri usila classe delle strada reali fin dal p%.oiplo drifar.no 1853, le finanze fruivano a fruttare fin dallo stesso anno 1888 una economia di lire