Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/63

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zioni mancano della voluta legalizzazione delle firme, epperciò non potrebbero essere prese in considerazione. Nella lettera d’invio d’esse petizioni al Senato in data del 20 corrente sta scritto che furono riunite tutte le petizioni che il tempo permise di raccogliere in quei comuni. Oltre alla petizione di non pochi abitanti di Thouon è trasmessa copia della deliberazione presa dal Consiglio delegato di esso comune capoluogo del Chiablese nel dì 24 marzo ultimo scorso, nella quale si accenna che da sette anni i Consigli provinciali e divisionali reclamano istantemente quest’atto di giustizia, e che le provincie fecero ogni sacrifizio per mettere in lodevole stato la riferita strada. Si soggiunge che il tronco da Thonon a Douvaine, che sarebbe reale colla nuova legge, è stato migliorato a spese provinciali, e che la sua manutenzione è di tenue entità ; che i mezzi del Chiablese sono, ora e per lunghi anni, assorbiti dalle spese occorrenti per compiere le vie di comunicazione fra l’aito ed il basso Chiablese, le quali rimarrebbero imperfette se la provincia non ha parte nelia nuova concessione di strade reali. In via sussidiaria si chiede che il tronco da Douvaine a Thonon sia, almeno sino a Sainl-Gingolph, considerato come strada reale. Tuttoché si ravvisino meritevoli di riguardo le fatte istanze, cui si farebbe diritto naturalmente qualora fosse accosta !a proposta d’annoverare fra le reaii tutte le strade ora provinciali, siccome l’uffizio centrale, per le esposte ragioni, è stato unanime nelì’approvare la legge proposta in via di esperimento, e stante ia riconosciuta urgenza di procurare qualche compenso alle provincie sinquì prive di ferrovie, non si potrebbe per ora accogliere la dimanda principale. Non si potrebbe tampoco ammettere quella sussidiaria del comune di Thonon, di dichiarare cioè come reale, oltre il tronco da Douvaine a Thonon, quello prosecutivo da Thonon a St-Gingolpb, perchè il Chiablese avrebbe così due bracci di strada reale a vece d’un solo fissato dall’articolo 8 del progetto di legge a favore delie provincie, il cui capoluogo non sia collocato sopra una delle strade reali di prima e di nuova creazione, ovvero in contatto di qualche ferrovia. Potrebbesi ammettere, senza contravvenire all’articolo 8, il tronco da Thonon a Saint-Gingolph a vece di quello da Thonon a Douvaine menzionato al numero 3 dell’articolo 9; ma è per sè evidente che ciò non sarebbe consentaneo agli interessi del Chiablese le cui relazioni sono più frequenti con Ginevra in confronto di quelle col Vailese. Le riferite petizioni, a senso dell’ufficio centrale, non sono perciò di natura a modificare te prese conclusioni per l’approvazione del progetto di legge in discussione. Propone tuttavia abbondantemente, che sieno dette petizioni trasmesse al signor ministro dei lavori pubblici per essere prese in considerazione nella definitiva legge e relativa classificazione stradale. Spesa straordinaria di lire 50,000 sul bilancio 1854 delia guerra per adattare ad uso di caserma di fanteria il fabbricato dei tabacchi nella città di Sassari. Progetto di legge presentato alla Camera il 5 giugno 1854 dal ministro della guerra (La Marntora). Signori! — La necessità di provvedere al benessere della truppa nella città di Sassari induceva il Governo di S. M. a commettere, fino dall’anno 1846, al corpo reale del Genio militare lo studio dei progetti di due distinti fabbricati, uno per caserma e l’altro per ospedale militare, proporzionati ai bisogni delia guarnigione di quei distretto. I due suindicati progetti, compilati dal predetto corpo, furono nello stesso anno sottoposti aìla sovrana approvazione, e rimasero ineseguiti a cagione degli eventi politici che succedettero sino all’anno 1850, in cui si propose la spesa per l’esecuzione di ambedue riparti bile in diversi esercizi. La Camera sa come per le ristrettezze in cui versava in ailora il pubblico erario, c per gì’incidenti che si presentarono ne! corso della discussione, siasi indotta a votare in quell’esercizio solamente la somma di lire 40,000 per la caserma e lire 43,000 per l’ospedale, raccomandando, in quanto alla prima, al Ministero di far procedere a nuovi studi onde vedere se non si potesse provvedere ali’alloggianiento della truppa con minor spesa, e senza addivenire alla costruzione di un nuovo fabbricato ; e subordinando la seconda spesa alla condizione che il Governo dovesse entrare in trattative col municipio di Sassari, proponendo a questo di ampliare convenientemente l’ospedale civile onde destinare un braccio di questo al ricovero degli ammalati militari. Secondando il voto della Camera, il Ministero fece procedere a nuovi studi sui due progetti in discorso è ne affidò l’incarico ad un distinto ufficiate, membro del Consiglio del Genio militare, invitandolo a recarsi sul sito per meglio studiare la questione. Dai rapporto deìl’ora detto signor ispettore risultò, siccome è noto aìla Camera, che il regio castello, il solo fabbricato su cui si poteva in allora arrestare l’attenzione del Governo per alloggio della truppe, era in tale stato di deperimento da richiedere in ristami cd adattamento una spesa quasi uguale a quella necessaria aìla costruzione di una nuova caserma, senza poter soddisfare in modo conveniente ai bisogni del servizio militare, per cui il Ministero si vide costretto di ordinare la compilazione dell’ùltimo progetto di lire 440,000, presentato alla Camera nel 1852, la quale ne approvò la spesa e lo stanziamento di una prima somma di lire 100,00 ne! bilancio dello stesso anno. Approvala questa spesa, il Ministero sollecitò, per quanto poteva, l’adempimento di tutti gl’incumbenti che restavano a farsi per i’intraprendimesùo dei lavori, ma nuovi ostacoli sopraggiunsero ad impedirne l’esecuzione, cagionati dalla bassezza dei prezzi portati nei capitolati d’impresa, per cui rimase infruttuoso un primo esperimento d’asta. L’autore del progetto nella compilazione del calcolo per la erezione del fabbricalo in discorsb erasi, da quanto pare, attenuto ai prezzi che regolavano nella piazza le piccole imprese, e questi in un esperimento d’importanza, quale si era l’impresa per la costruzione della caserma, si riconobbero troppo tenui, viste le difficoltà locali per ia provvista e trasporto su grande scala delle materie prime da costruzione e degli altri accessori. II Ministero, visto l’esito del primo incauto, commise al Genio militare di accrescere convenientemente i prezzi, ponendo questi in armonia con quelli in corso nella piazza medesima pei lavori dipendenti dal Genio civile e di accompagnare il calcolo cosi modificato colla sottomissione di qualche impresario, ad oggetto di assicurare la riescila di un secondo incanto. Ili questo secondo calcolo la somma complessiva di lire 440,000 fu portata a lire 521,000 ; ciò nondimeno la direzione del Genio militare non riuscì di procurarsi una qual-