Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/102

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ne siano esclusi i militari anziani, ma siano anzi preferiti, mediante il concerto che la legge prescrive tra il ministro dell’interno e quello della guerra, La qual cosa concilia ad un tempo il vantaggio dell’erario ed i riguardi che meritano antichi militari, e conferisce anche al buon andamento del servizio, comechè tali uffiziali siano meglio atti a concorrere allo scopo di questa legge.

Nessun’altra osservazione degna di nota sollevò il progetto in seno della vostra Commissione. Che se anche in alcune parti esso sembrasse a taluno suscettivo di qualche miglio- ramento, pare tuttavia miglior consiglio differirlo ad altra opportunitá, premendo ora soprattutto che Ja legge sia at- tuata. Infatti sono ormai cinque classi di leva che prestano servizio senza che la loro sorte sia regolata con certezza, la quale condizione di cose quanto sia grave ed irregolare non è chi non veda, Aggiungerò questa considerazione anche piú importante, che, finché il reclutamento dell’esercito non sia

definitivamente regolato, non si potrá neppure dire stabil--

mente organizzato l’esercito stesso, dacchè, siccome è noto, i priacipii fondamentali di tale organizzazione sono determi- nati appunto dalle disposizioni di questa legge. Da questa infatti si deduce, benchè indirettamente, la forza e la com- posizione dei corpi, ed anche le provvidenze amministrative necessarie per tenersi apparecchiati ai vari eventi possibili. Non isfuggirá pertanto alla Camera quanto sarebbe pernicioso il differire piú oltre, e segnatamente nelle circostanze in cui versa l’Europa, a dare all’esercito ed all’’amministrazione militare un aspetto regolare e definitivo; ed è perciò che, in nome della vostra Commissione, ho l’onore di proporvi l’adozione pura e semplice del progetto presentato dal Go- verno.

(Esercizio provvisorio dei bilanci 1854).

Progetto di legge presentato alla Camera è 27 di- cembre 1853 dal presidente del Consiglio e ministro delle finanze (Cavour).

Sienori | — Il prossimo termine dell’anno impone al Go- verno il dovere di chiedere l’autorizzazione per l’esercizio provvisorio dei bilanci dell’entrante anno 1854,

La facoltá che il Ministero vi domanda, o signori, mira ad evitare ogni interruzione nel pubblico servizio, e forma essa lo scopo del progetto di legge che ho l’onore di sottoporre alle vostre deliberazioni.

Sul riflesso che, per straordinarie circostanze, subisce un considerevole ritardo la discussione dei bilanci, il provvisorio loro esercizio viene proposto per i tre primi mesi della nuova annata, e contemporaneamente è pure chiesta al Parlamento la facoltá di continuare per tutto il 1854 l’emissione di Buoni del tesoro in anticipazione delle imposte, colle condizioni portate dalla legge del 31 gennaio 1852.

Nel domandarvi queste autorizzazioni, io richiedo ad un tempo la Camera di determinare che il preaccennato pro- getto di legge venga discusse in via d’urgenza.

PROGETTO DI LEGGE.

Art. 1. Il Governo del Re è autorizzato sino a tutto il mese di marzo 1854 a riscuotere le tasse ed imposte sí dirette che indirette, a smaltire i generi di privativa demaniale, secondo le vigenti tariffe, ed a pagare le spese dello Stato ordinarie

d’ogni sorta e le straordinarie che non ammettono dilazione, compresevi quelle da soddisfarsi a periodi anticipati o che di. pendono da obbligazioni anteriori.

Queste facoltá s’intendono concesse vielta misura fissata nei bilanci del 1853, colle riduzioni proposte in quelli del 1854.

Art. 2. Provvisoriamente, e sino alla pubblicazione dei ruoli dell’anno 1884, la riscossione delle imposte dirette sará operata su quelli del 18553, e nella misura in cui furono per tale anno stabilite.

Art. 3. La facoltá concessa dall’articolo 3 della legge del 34 gennaio 1852 al ministro delle finanze di emettere Buoni del tesoro sino alla concorrente di venti milioni di lire in anticipazione delle imposte, è rinnovata per tutto l’anno 1854 colle stesse condizioni dalla detta legge stabilite,

Relazione fatta alla Camera il 28 dicembre 1853 dalla Commissione composta dei deputati Tecchio, Miche- lini Alessandro, Arnulfo, Monticelli, Bottone, Corsi e Ricci Vincenzo, relatore.

Sicwori! — Voto unanime di tutti gli uffici fu il prescin- dere da qualsiasi discussione generale e di principii non solo, ma da ogni interpello ed esame della nostra condizione finan- ziaria a proposito della riscossione provvisoria richiesta dal Ministero. Tutti Ja riconobbero quale disposizione della mas- sima urgenza e di semplice ordine amministrativo.

E la Commissione ravvisò anche perciò opportuno di atte- nersi alla redazione proposta, perchè perfettamente conforme a quella giá sancita dalla Camera precedente nelle analoghe circostanze di autorizzazione di riscossioni provvisorie.

Parve soltanto indispensabile una variante all’articolo se- condo.

Due fra le tasse dirette, cioè quella delle professioni e di commercio e la personale e mobiliare, essendo state intie- ramente riordinate nelle loro basi con nuove leggi, la loro riscossione non poteva piú effettuarsi sui ruoli del 1853, E quindi credette di limitare la riscossione alle tasse prediale e dei fabbricati.

Quanto al termine di tre mesi, parve sufficiente alla di- seussione del bilancio dell’imminente anno, e tale che affret- terá per parte del Ministero la presentazione del bilancio ge- nerale per l’anno 1855 nei termini prescritti dalla legge di contabilitá generale.

L’unica variante adunque che propone la Commissione sa- rebbe all’articolo 2, dove, invece dell’articolo come sta seritto, si direbbe :

«Provvisoriamente, e sino alla pubblicazione dei ruoli dell’anno 1854, la detta riscossione delle imposte dirette, quanto alla prediale ed ai fabbricati, sará operata su quelli del 1853.»

Infatti non si potrebbe operare sui ruoli del 1853 la ri- scossione delle tasse sul commercio, personale e mobiliare, perchè interamente variate nelle loro basi.

Ci seno molti nuovi contribuenti obbligati a pagare che prima non lo erano, di maniera che riferirsi a quei ruoli sa- rebbe riferirsi a basi che, essendo state variate, Ron possono piú servire di norma. i

La Commissione crede che il signor ministro delle finanze non avrá nessuna difficoltá di aderire a questa variante.