Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/113

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litiche talmente diverse da rendere meno esatti anche i pa- ragoni finanziari, ma ci restringeremo a paragonarei al Belgio men popolate, e nel suo complesso non piú ricco di noi.

Il ministro delle finanze nel rendere conto alla Camera dei deputati or sono pochi giorni (Vedi Moniteur Belge, Ses- sione 1853-bI. Documenti a pag. 68) della condizione delle finanze, stabiliva il debito pubblico conso- lidato a... L. 619,546.363 50 il debito galleggiante compreso il disavanzo

degli esercizi 1855 e retro a... ..» 26,852.058 13

In complesso . ” 616,598,401 45 e Pattivo del 1853 a. |. . .... L. 124,224,250»

Confrontando queste cifre con quelle sovra stabilite pei nostro Stato, vedremo che il nostro debito pubblico è infe- riore a quello del Belgio, e non essere le nosire entrate alle sue inferiori.

Se dunque la nostra condizione finanziaria non è peggiore di quella del Belgio, se i nostri debiti e le nostre risorse sono ad un dipresso uguali a quelli di quel regno ficrentissimo,

crediamo doversi riconoscere siccome privi di fondamento gli esagerati timori, le sinistre previsioni che si spargono da ta- luni rispetto all’avvenire delle nostre finanze, non nello scopo di portarvi rimedio o ripari, ma bensí onde farsi un’arma delle conseguenze di non meritati disastri per abbattere quelle libere istituzioni a cui andiamo in gran parte debitori dall’avere potuto uscire da circostanze difficilissime con ripu- fazione intatta e credito illeso. |

Signori! da questa schietta e coscienziosa esposizione delle condizioni del fesoro voi avete potuto rilevare quanto siasi eperato dalla scorsa Legislatura per rimarginare le nostre piaghe finanziarie, e quanto rimanga a voi a fare onde ab- biano a scomparire le ultime traccie. i

A quest’opera di supremo momento voi vi accingerete, ne son certo, con alacritá e costanza. Secondando, illuminando gli sforzi del Ministero, farete sí che il 1885 segni per le no- stre finanze un’èra normale e novella; e porrete la Corona nei caso, la prima volta che dovrá rivolgervi la parola, di accennare con giusto orgoglio, non piú al quasi ristauro, ma bensí al compimento del nostro edifizio finanziario.