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Ministero delle finanze.

Relazione della Commissione della Camera, 8 aprile 1854, Lanza, relatore.

Sienonr! — Il bilancio delle finanze abbraccia in que- stanno le spese che negli anni precedenti erano ripartite in tre bilanci distinti, i quali portavano le particolari denomi- nazioni di bilancio dell’azienda delle gabelle, bilancio del- ispezione del tesoro, bilancio dell’arienda delle finanze, ossia delle contribuzioni dirette, insinuazione e demanio.

Il concentramento di tutte queste amministrazioni e l’im- mediata loro dipendenza e sorveglianza dal Ministero delle finanze fu prescritto colla legge 23 marzo 1833 qutt’amumaiole strazione centrale dello Stato.

li nuovo riordinamento di questi diversi servizi a tenore della stessa legge richiese la traslocazione di un gran nu- mero di categorie, l’unione di parecchie di esse in una sola, la separazione di alcune altre in piú; cosí che riesce presso-

chè impossibile di fare un confronto esatto degli stanziamenti |

parziali in quest’anno proposti con quelli correlativi degli anni passati,

Ci pare però di scorgere un primo difetto nella compila- zione del presente bilancio, quello cioè di agglomerare sotto una sola categoria delle spese che, non essendo di natura af- fatto identica, debbono rimanere classate in distinte catego- rie, a fine d’impedire che troppo facilmente ne sia cambiata la destinazione con semplici regi decreti.

Nella classificazione delle spese in ordinarie e straordina-

rie si adoperò maggiore attenzione per determinarne la na- tura periodica od accidentale ; ond’è che non poche di quelle, use per lo passato a comparire nell’ultima parte si trasloca- rono nella prima a fine di meglio apprezzare le spese abi- tuali, per soddisfare le quali si richiedono annuali e stabili entrate. ‘Però ci è sembrato di scorgere che si cadde quest’anno nel difette opposto degli anni antecedenti; vale a dire che si cal- colano fra le ordinarie tali spese che non posseggono quel carattere.

Vennero cancellate dal bilancio parecchie Spese d’ordine, quelle cioè relative a servizi che un’amministrazione presta ad un’altra amministrazione dello Stato; tali sono, ad esempio, i trasporti dei generi di privativa demaniale per mezzo della ferrovia, l’acquisto delle polveri manipolate dall’ammini- strazione d’artiglieria, il prezzo fiscale del sale adoperato nelle manifatture de’ tabacchi.

Si è credato con ciò di annullare delle cifre le quali, anco- rachè conservate nel bilancio, non variano punto il raggua- glio tra l’attivo ed il passivo, mentre producono, a parere del ministro, una inutile complicazione od un aumento fittizio di spesa e di reddito.

Osserviamo sul merito di questa innovazione che per certo con essa non si varia il risultato finale del generale bilancio, e risparmia una scritturazione apparentemente oziosa, ma d’altronde rende meno esatto e chiaro il bilancio di caduna amministrazione, sottraendo alla contabilitá dei dati che sono necessari di conoscere per precisarne la spesa ed il prodotto corrispettivo.

Oltre che non tenendo conto di queste spese risultanti da un servizio fatto da un’amministrazione speciale a vantaggio di un’altra si potrebbe aprire adito a degli abusi, sottraendo alla vigilanza del controllo delle spese che si facessero a be- nefizio di privati,

Noi ameremo meglio che queste spese d’ordine ora state eliminate, non che tutte le altre puramente figurative, le quali abbondano anzi che no in tutti i bilanci, venissero con- servate in ognubo di questi solo per memoria, e quindi tutte trascritte in un bilancio a parte sotto la denominazione di Bilancio delle spese d’ordine. Il vantaggio di questa dispo- sizione consisterebbe nel depurare i bilanci passivo ed attivo di tutte quelle somme che non costituiscono nè una vera spesa, nè una vera imposta o reddito dello-Stato, onde cosí esattamente conoscere la realtá dei pesi che sopporta la na- zione, non che la realtá dei redditi sui quali possa lo Stato fare assegnamento ; nello stesso tempo si avrebbero sott’oc- chio tutti gli elementi di spesa atti a fare apprezzare con esat- tezza la spesa reale di ciaschedun servizio,

Con tale metodo si emenderebbe un difetto senza cadere in un altro.

Altre innovazioni di non lieve momento s’incontrano nel- Pesame di questo bilancio, sia riguardo al personale che agli stipendi.

Il numero degl’impiegati di parecchie amministrazioni è minore; ma con ciò la spesa non è stata guari diminuita. Il risparmio ottenuto dalla cessazione di alcuni impieghi fu in- stantemente adoprato all’aumento di parecchi stipendi.

Il ministro applicò con tal fatto una massima di saggia e giusta amministrazione; massima suggerita ed acclamata in tutte le circostanze nel Parlamento e fuori.

Noi osiamo non ostante negarne l’opportunitá. Accettiamo di buon animo il principio; essere piú utile un numero suf- ficiente di impiegati capaci e bene retribuiti, che un numero eccedente, ma in parte inetti e male pagati. Per altro nella condizione angustiosa delle finanze non ci è permesso di ac- crescere gli stipendi; quell’aumento si deve riservare per tempi migliori, eccettuato il solo caso che fosse richiesto dal- l’interesse stesso del tesoro.

Quando ogni classe di cittadini sopporta un aggravio di imposte non comune per far fronte agl’impegni dello Stato, e che ciò non ostante siamo ancora lungi dal toccare il pa- reggio fra le spese e le entrate, non pare molto favorevole l’occasione per aumentare gli stipendi. Ogni buon cittadino, sia 0 no impiegato, approverá facilmente il motivo della di- lazione che noi chiediamo a questa maggiore spesa,

Ma di queste come di altre modificazioni recate al presente bilancio cadrá occasione piú opportuna di ragionarne nel- l’esame dei singoli servizi e delle rispettive categorie.

Le spese ordinarie di caa bilancio sal- gono a. L. 70,169,765 75

a cui farono poscia ‘apo: ancora. . . >» 65,000»

Totale . . . L, 70,230,765 78

Esse sono divise in 22 servizi, e ripartite in 156 cate- gorie.

Poste a parallelo delle somme stanziate nel bilancio ulti- mamente approvato, le variazioni fatte subire a diversi ser- vizi si riassumono in meno dell’anno scorso L. 1,472,517 65

Le variazioni in piú introdotte in altri ser-

vizi pubblici in... ........» 874,949 20 Le une e le altre poste a fronte delle cifre

stanziate nel bilancio trascorso per gli stessi

uffici, si trova che la differenza sommaria è

ridotta ad un minore assegno di . .. . LU 439,568 43

inizi Diciamo appositamente un minore assegno e non un’eco- nomia, poichè se percorriamo ie categorie che subirono un