Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/185

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Categoria 67. Aggio ai ricevitori lccali e particolari delle dogane, ed ai segretari della sanitá marittima, lire 1500.

Nulla abbiamo a dire sulla categoria 67, che presenta un risparmio, a fronte dell’anno scorso, di lire 500.

Categoria 68. Paghe preposti, lire 2,030,598.

La spesa di questa categoria è minore di lire 23,144 da quella del bilancio 1833, la quale minore spesa dipende dalla soppressione della brigata del dazio-consumo di Torino, composta di 130 uomini. La spesa di questa brigata era in- fatti di lire 70,276; ma essendosi aumentata la forza attiva nelia dogana di Torino di 25 uomini, quella della direzione di Nizza di 46 uomini, e di 19 uomini in Sardegna per il ser- vizio sanitario, l’economia residua non risulta piú che di lire 23,124.

Sul bilancio dell’anno 185% l’economia proveniente da quest’abolizione potrá giungere, per quanto ci assicura l’am- ministrazione, a lire 70,000, in dipendenza dalla totale sop- pressione della linea doganale tra Nizza e Cuneo.

La riforma della tariffa doganale riducendo i dazi, meno qualche eccezione, al disotto del {5 per cevto sul valore, pare che abbia tolto al contrabbando l’esca del guadagno, giacchè è noto che questo disonesto lucro, essendo diviso îra il contrabbandiere ed il compratore, non offre piú, giunto a quel limite, un compenso ai rischi che si corrono da ambe le parti. Ciò stante, non ci parrebbe piú tanto necessaria una sorveglianza rigorosissima di tutti i passi delle linee doyga- nali, e forse lungo alcune di queste si potrebbe diradare il personale della forza attiva senza nessuno scapito; ad esem- pio, la lunghissima linea doganale tra Borgoticino e Chiavari è forse una di quelle che potrebbe essere assolligliata senza pregiudizio della finanza.

Non osiamo fin d’ora formulare una proposta esplicita per attuazione di tale sistema; ma ci pare che l’amministrazione possa, in via di esperimento, tentarla, perchè, ove riuscisse senza danno delle entrate doganali, si potrebbe accertare per soprappiú una non ispregievole economia nelle spese, e cosí rendere doppiamente vantaggiosa la riforma della tariffa.

Però fin da quest’anno la presente categoria può sopportare una qualche maggiore riduzione ; la vostra Commissione ve la propone in lire 80,000, basata sui seguenti motivi:

.1° Potendosi abolire intieramente la linea doganale interna tra il Nicese e le provincie di Mondorií e Cuneo fino dal 1° Iu- glio prossimo, siccome la spesa annuale per il mantenimento di questa linea risulta di lire 70,000, si risparmieranno per un semestre lire 35,000;

2° La lirfea doganale verso la frontiera orientale, cioè tra San Martino Siccomario e Chiavari, può subire delle riduzioni nel personale fin d’ora, sia col non rimpiazzare le vacanze, sia col traslocare alcune di quelle brigate dove possono oc- correre, come sulla linea del Varo e nell’isola sarda;

3° Il personale della forza attiva per le dogane consistendo di 4000 individui circa, l’economia che deve emergere lungo l’anno dalle vacanze deve essere di qualche considerazione. Tenendo pertanto conto di queste avvertenze, crediamo giu- stificata sufficientemente la minore spesa di lire 80,000, che vi proponiamo sopra questa categoria, la quale sarebbe cosí ridotta a lire 1,950,598.

Le categorie dal numero 69 al numero 75 inclusivamente non olfrono motivi a maggiori spiegazioni di quelle che si leggono nella colonna delle Casuali; gli aumenti che alcune di esse presentano sona giustificati ; del resto rifleitono spese di puro ordine, ed integralmente rimborsabili,

Categoria 76. Spese diverse, lire 110,650.

Queste superano le stesse dell’anno scorso di lire 13,112 16. i

La maggiore spesa versa sugli articoli 3 e 4. La compra degli oggetti contemplati in questi articoli si trovò superiore alla previsione degli anni scorsi. La spesa reale di questa ca- tegoria fu nel 1852 inaggiore di circa lire 18,000.

Quella del 1853 si prevede giá superare la somma stan- ziata in quel bilancio. Quindi, per evitare una domanda troppo frequente di crediti supplementari, è preferibile di accon- sentire alla maggiore spesa chiesta in quest’anno,

L’aumento è però in parte compensato nella stessa cate- goria da una diminuzione sugli articeli 3, 6 e ultimo di lire 6887 84.

Sali.

La spesa per la somministranza dei sali risulta assai mi- nore in quest’anno a fronte dell’anno scorso, cioè : invece le a rasi ea seu L. 2,946,113 60 non si chiedono che. . . .....» 2,/01,431 60

241,682»

e cosíin meno... L

Però la reale econamia non consiste che nella soppressione della direzione speciale dei sali in Genova, ed in alcune mi- nori spese nella coltivazione delle saline di Moutiers, per cui si ottiene un risparmio di lire 20,000.

La rimanente minore spesa di circa lire 222,000 non pro- viene che dall’abolizione di una spesa d’ordine; dessa è re- lativa al trasporto dei sali sulla strada ferrata dello Stato; non facendone caso nel passivo non se ne terrá neppur conto nell’attivo per semplificare la contabilitá del bilagcio.

Le categorie 77 e 78 cffrono una minore spesa di lire 19,760 per effetto delle soppressioni delle speciali direzioni dei sati, che furono incorporate a quelle delle dogane, es- sendosi di molto semplificata la contabilitá di quel servizio dopo l’appalto delle saline sarde.

La categoria 79 offre un leggiero aumento per il paga- mento degli operai della salina di Moutiers in lire 4453, com- pensato abbandevolmente alla categoria 86, Spese diverse, dove si operò un risparmio di lire 3290.

L’utilitá di coltivare ad economia le saline di Moutiers fu giá contestata dalle Commissioni antecedenti del bilancio.

Si osservava infatti che il prezzo di produzione di quel sale supera quello di Francia trasportato sul luogo, oltre ad es- sere di qualitá inferiore.

Quantunque le economie introdotte abbiano diminuita al- quanto la spesa da due anni in poi, tuttavia ci consta che il costo di quel sale non è minore di lire 8 per quintale me- trico, mentre che il sale di Francia, condotto nei depositi di Seyssel, di Aix e Yenne, non si paga che lire 6 73 80.

lafatti, dagli stati che ci siamo procurati dall’amministra- zione sulle spese di produzione di quelle saline, emerge che nell’anno 1852 le spese furono di lire 45,328 67 ; la produ- zione di quintali metrici 5465 6, e cosí il prezzo di ogni quintale metrico di lire 8 47,

Nell’anno 1835 le spese si ridussero a lire 59,306 79; la produzione fu di quintali metrici 5200 90, e per ogni quin- tale metrico di lire 7 53.

Avvertasi però che non tutte le spese sono contemplate in quei rendiconti (Vedi Altegato, pag. 85); manca ad esempio il valore dei fitti dei locali e l’interesse del capitale impie- gato; cosí che si può presumere che il costo di produzione