Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/250

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non possono ritenersi quali miglioramenti di assoluta urgenza. Perlocchè ha deliberato di ridurre questa categoria di lire 35 mila, proponendovi con ciò di approvarla pella sola somma di lire 30,230, non senza proporvi altresí di invitare il Mini- stero a comprendere nella compilazione del prossimo venturo bilancio fra le spese straordinarie le somme che egli potrá per avventura ancora richiedere per opere di miglioramenti.

Categoria 32. Personale delle carceri giudiziarie.

L’interesse che lo stato delle carceri inspirò a tutti coloro che ebbero occasione di vederle, forse piú ancora i sentimenti di umanitá che col progredire della civilizzazione gettano sempre piú profonde radici nella presente etá, promossero nella scorsa Sessione all’epoca dell’approvazione del relativo bilancio una grave discussione sulla necessitá di riformare tutte le carceri giudiziarie, e sulla urgenza di migliorare quelle della Sardegna. In tale occasione si sollevarono tre impor- tantissime questioni sulla necessitá : 4° di riparare, ampliare, e migliorare i locali di detenzione; 2° di separare i condan- nati detenuti dai reclusi per semplice prevenzione, non che i giovani dagli adulti; 3° di studiare la questione se anche in cotali carceri sia conveniente l’introduzione del sistema di un lavoro interno. Non è poi a dire che ognuno senti il bisogno di adottare il sistema di un ricovero isolato individuale, salvo nelle ore di lavoro, di passeggio, di preghiere e di refezione incomune.

Ognun di voi penetrato della necessitá delle suecennate radicali riforme le ammetteva certamente in cuor suo e desi- derava si presentasse il piú sollecitamente possibile il mo- mento di poterle mandare compiutamente ad effetto. Ma sic- come la prima caritá che deve avere ogni cittadino è quella che si riferisce al bene della patria nostra, cosí vostro mal- grado voi foste obbligati a moderare Io slancio della vostra pietá ed a procrastinare le riforme a tempi in cui piú prospera sia la nostra pubblica finanza.

Non devesi però passare sotto silenzio che, dovunque pote- ronsi utilmente eseguire senza grave spesa, compieronsi tutti quei miglioramenti che le esigenze di una buona igiene, di un’utile nettezza dei luoghi, e della moralitá dei reclusi po- tevano richiedere. Anche in Sardegna si soppressero tutte quelle carceri mandamentali, che oltre di essere di niun van- faggio riuscivano altresí onerose allo Stato; e con ciò si potè meglio provvedere al servizio delle carceri provinciali. Che se queste ultime trovansi ancora attualmente in uno stato di squallore, ciò dipende esclusivamente dalla qualitá dei locali, e non dal servizio, il quale col nuovo ordinamento delle car- ceri di terraferma e colle modificazioni del relativo personale di quelle della Sardegna, ha d’assai migliorato per quanto i luoghi lo permisero.

Ciò premesso e senza entrare in merito delle succennate questioni generali di riforma che si potranno ampiamente discutere in occasione che si presenteranno i relativi progetti, la vostra Commissione prese ad esaminare tutto ciò che ha tratto ai tre articoli di questa categoria sul complesso della quale il Ministero vi chiede un aumento dal bilanciatosi nello scorso esercizio di lire 9437 12, cioè: lire 8437 12 per un aumento di spesa sul personale di servizio delle carceri giu- diziarie di terraferma e di Sardegna, e lire 1000 per au- mento di gratificazioni e sovvenzioni.

Tatto il detto aumento dipende dalle médificazioni del per- sonale di servizio delle carceri di Sardegna, ove soppresso il servizio stabile e locale dei carceri mandamentali, si dovette organizzare e coordinare quello dei carceri provinciali sulla base e sulle norme di quelli di terraferma, Infatti da un

quadro di parallelo presentatoci dal Ministero sul personale di servizio delle carceri di Sardegna nel 1853 e 1854, cioè prima e dopo la succennata modificazione, risulta che l’au- mento complessivo di spesa fu colá di lire 9837 12. Che se l’aumento complessivo di questa categoria è di lire 400 mi- nore della detta sonama d’aumento nel personale della Sar- degna, lo si deve esso ripetere da diminuzioni di stipendi fattesi in terraferma, e dal trapasso del personale del car- cere di Albertville alla categoria relativa ai penitenziari.

In merito però alle suddette diminuzioni di stipendi ac- cennafe nell’allegato n° 9 parve alla vostra Commissione che desse potevano estendersi ad alcuni altri individui oltre a quelli indicati nell’allegato. Si tolsero infatti lire 200 al capo- guardiano del carcrre di San Giovanni di Moriana, che ha sotto di sè quattro guardiani, e le si lasciarono al capo-guar- diano di Moutiers che ne ha soli tre, ed a quello d’Aosta che ne ha egli pure quattro, Si lasciò a lire 900 lo stipendio dei capi-guardiani di Annecy e di Savigliano che hanno tre guar- diani dipendenti; di quelli di Biella, di Susa, di Oneglia, di Finale, e di Tortona che ne hanno quattro; di Saluzzo, di Novi, di Savona e di Vigevano che ne hanno cinque; di Cuneo, che ne ha sei, e di Novara che ba sette guardiani dipendenti; mentre si assegnarono sole lire 800 di stipendio ai capi-guar- diani di Bonneville, di Saint-Julien, di Thonon, di Porto- Maurizio, di Mortara, di Varallo con tre guardiani dipendenti, di San Giovanni di Moriana, e di Pallanza con quattro guar- diani dipendenti; di Asti, di Vercelli, San Remo, e di Sarzana con cinque guardiani dipendenti; di Alba con sei guardiani; e di Alessandria con otto.

Sonovi poi dei comandanti di guardiani con stipendi da lire 800 a lire 2000, a taluni dei quali in modo affatto spro- porzionato all’entitá del loro servizio, come, per esempio, quello di Domodossola che non ha che tre guardiani sotto la sua dipendenza, e che tuttavia ha lire 1400 di stipendio, mentre quello di Sarzana, che ha cinque guardiani ed un capo-guardiano, non ha che lire 800. Brevemente, in molti di detti stipendi di comandanti e capi-guardiani si vedono dif- ferenze ed anomalie tali che la vostra Commissione non seppe darsene un’adeguata ragione ; epperciò dessa esprime il volo a che tali stipendi sieno dal Ministero meglio ordinati in classi a seconda del servizio e del numero dei guardiani che sonovi dipendenti; poichè il numero di questi determina sempre l’entitá della sorveglianza a prestarsi alle case di de- tenzione.

Rassegnati alla vostra attenzione i suddeltagliali rilievi ed anomalie, alle quali non crede potersi provvedere nel corso di questo esercizio di circa la metá giá consunto, la vostra Commissione vi propone di approvare la presente categoria in lire 314,106 80, quale la propose il Ministero,

Categoria 33. Spese diverse di mantenimento delle carceri giudiziarie.

Si è provato col fzito che, per effetto della riforma del Codice di procedura criminale, e specialmente per l’accre- sciuto numero dei reclusi in prevenzione sui quali la legge suddetta si è d’assai niú aggravata, la popolazione di presso- chè tutte le carceri giudiziarie si è di tanto aumentata che i reclusi in esse sono in numero maggiore di quanto il com- portino le relative capacitá delle medesime. La vostra Com- missione se ne convirse coll’ispezione del quadro generale de’ reclusi in tutte le carceri giudiziarie di terraferma som- ministratoci dal Ministero, nel quale riconobbe che la reclu- sione supera la capacitá nei detti carceri di 311 individui di piú di quanto erasi indicato suscettibile nei quadri di rispet -