Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/260

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3° Secondo il progetto del Mipistero di accordare ai suoi impiegati l’aumento portato dalla nuova tariffa di mano iú mano che diminuirá il numero degli impiegati fuori pianta, il caso o l’arbitrio ministeriale deciderebbero solo a favore di chi dovrebbe cadere la prioritá dei maggiori stipendi; di qui lo seoncio di vedere nello stesso dicastero impiegati che giá da piú mesi godrebbero del nuovo stipendio, mentre altri sarebbero retribuiti come per lo passato; cosí pure si ve- drebbero impiegati dello stesso grado, in diverso dicastero inegualmente compensati. Invece se si differisse di alcuni anni l’applicazione della nuova tariffa, siccome tutti gli im- piegati situati ora fuori pianta avrebbero campo di essere altrimenti provveduti, cosí il giorno in cui Îa nuova tariffa entrasse in vigore tutti gl’impiegati compresi nella nuova pianta potrebbero confemporaneamente godere dell’aumento proporzionale ai loro gradi;

4° Il collocamento a riposo, eppure il classamento ad altri impieghi dei funzionari fuori pianta avrebbe luogo piú rego- larmente con minore loro danno, e maggiore vantaggio dello Stato, se il Ministero avesse maggior tempo innanzi a sè per effettuarlo;

5° Un aumento pressochè immediato di stipendi nelle at- tuali angustie dell’erario, quando ad inusitati sacrifizi pecu- niari devono soggiacere le popolazioni, sarebbe certamente male accolto.

Questi motivi avevano da bel principio suggerito alla vostra Commissione di proporvi la conservazione degli at- tuali stipendi rimandando l’attuazione della nuova tariffa al 1856.

Ma essa ristette nella tema di cadere in contraddizione con alenne disposizioni della legge 23 marzo 1853 sull’am- ministrazione centrale, la quale nel suo secondo articolo sta- tuisce che: «l’ordinamento dei Ministeri e de’ suoi uffizi avrá luogo in modo uniforme quanto ai titoli, gradi e sti- pendi del personale.

«Gli stipendi annessi ai diversi gradi saranno stabiliti con legge,» quindi all’articolo 54 ultimo della legge, prescrive che: «le disposizioni della presente legge saranno attuate per decreti reali a misura che potrá essere provveduto alla loro esecuzione, in modo che siano tutte in vigore al 1° gen- naio 1854.»

Secondo la interpretazione piú ovvia di questi articoli di legge pare che contemporaneamente alla nuova pianta si dovesse provvedere anche alla uniformitá degli stipendia pa- ritá di grado, in guisa che si potessero applicare al 1° gen- naio 1854; ma se non fu possibile di eseguire la legge entro questi termini, pare che si debba procurare almeno di met- tere il potere esecutivo in grado di aituarla al piú presto.

D’altronde la convenienza e l’equitá richiedono che cessi senza maggiore dilazione l’anomalia di stipendiare piú 0 meno, ufficiali dello stesso grado e titolo, solo perchè appar- tengono a diversi dicasteri, la quale ineguaglianza suscita a ragione lagnanze, gelosie e mali umori.

Questi riflessi prevalsero nell’animo della vostra Commis- sione e la indussero a decidersi in favore dell’immediata ac- cettazione di una tariffa uniforme, la quale dovesse appli- carsi con quei riguardi che furono giá da noi indicati.

La tariffa però che vi presentiamo è bensí analoga ma Ron identica a quella del Ministero.

Quantunque gli stipendi in questo fissati non ci paiono esorbitanti, tuttavia non poteva la vostra Commissione, nel determinarli, fare nessun conto delle strettezze finanziarie : ed è appunto in considerazione di queste che si decise di ridurre alquanto gli stipendi proposti dal Ministero,

Però ebbe riguardo di conservare agli impiegati inferiori uno stipendio non minore di lire 1200, mentre secondo la vecchia pianta un gran numero di essi non godeva che di lire 1000, 800 e persino 600; la qual retribuzione si può veramente considerare insufficiente e pressochè indecorosa.

Si diminuirono alquanto gli stipendi maggiori in modo però che rimangono ancora superiori od uguali a quelli che tuttora sono in vigore, meno quello dei segretari e direttori generali, che fu ridotto a lire 7000 invece di lire 7500 e taluni di lire 8000 che godono.

La vostra Commissione opina che lo stipendio di lire 7000 sia sufficientemente lauto per questi funzionari, ed essere pur conveniente di conservare una graduazione tra l’impiego di segretario o di direttore generale e gli altri immediata- mente superiori, ai quali possono essere gerarchicamente promossi.

Non è però nostra intenzione che questi funzionari ora in carica debbano soffrir danno dall’applicazione della nuova tariffa, e neppure nessun altro che si trovasse in analoga

-condizione. La Commissione è pure in ciò consenziente al Mi- .

nistero che nessun impiegato debba soffrire scapito alcuno dall’introduzione della nuova tariffa. «Quindi coloro che si trovassero in possesso di uno sti-

“pendio maggiore di quello nuovamente stabilito continue-

ranno a percepire il primo finchè non facciano passaggio ad altro impiego o grado.

«Vi proponiamo pertanto di concedere la vostra appro- vazione alla tariffa del Ministero colle modificazioni recate — dalla vostra Commissione. r

Abbiamo superiormente premesso che la condizione poco prospera della finanza non permette di accordare ai funzio- nari dello Stato tutto quell’aumento di stipendio che forse in circostanze migliori voi non sareste alieni di concedere. Per questa considerazione vi proponiamo «di dichiarare provvi- soria la nuova tariffa che assoggettiamo alla vostra approva- zione e duratera sino all’ultimo dicembre 1857.»

Oltre alle variazioni recate dalla vostra Commissione al progetto di tariffa, ve ne sono pure alcune altre che riguar- dano il numero del personale, ossia i quadri stabiliti col re- golamento del 23 ottobre 1853,

I relatori del bilancio osservano che si potrebbe scansare la spesa di alcuni impieghi contemplati nella nuova pianta senza scapito del servizio, od almeno differirne la nomina fino a che l’esperienza ne abbia provato la necessitá. Ma di ciò è tenuto discorso nell’esame delle particolari categorie del personale.

Le modificazioni arrecate dalla vostra Commissione alla tariffa degli stipendi ed alla pianta ideata dal Ministero arre- cherebbe un risparmio maggiore di lire 104,400, ma stante la maggiore spesa richiesta per il 1834 dal personale in ec- cedenza, si ridurrebbe per quest’anno a lire 84,903 50 compresevi le economie operate sulle spese d’uffizio e uscieri servienti per lire 23,114 50, quindi si otterrebbe in complesso una maggiore economia del progetto del Mini-

8t0E0 di o. 4. ea i i RR L. 84,903 50

la quale addizionata alla minore spesa giá av-

verata dalla vostra Commissione tra il bilancio

1854 ed il bilancio 1853in ........» 252,224 71 | si conseguirebbe fin di quest’anno un’economia

complessiva dall’applicazione della riforma am-

ministrativa di L...6...4.. +. L. 337,128 21

la quale appare oltremodo sufficiente per coprire tutte le spese transitorie richieste dal nuovo impianto, ed estinte