Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/303

Da Wikisource.

Diminuiscono all’incontro le categorie seguenti:

1. Dogane per... LL. L. 2,290,000 2. Dritti marittimi...» 34,500 Ur Sile iaia da de 4,800 25. Dritti marittimi...» 80,000

Totale . .... L. 2,409,300

Compensato l’aumento colla diminuzione troviamo tuttavia un aumento di circa tre milioni in questa natura di prodotti, il quale aumento sarebbe per avventura stato doppio se ad attenuarlo di somma ad un dipresso uguale non concorressero i proventi doganali di tanto scemati per effetto dell’aboli- zione o riduzione di alcuni dazi.

Giova all’incontro di fare presente che il maggiore prodotto delle strade ferrate non costituisce che in minima partie una reale attivitá disponibile ed applicabile ai bisogni generali dello Stato, mentre esso. viene quasi per metá assorbito dalle spese di esercizio per le linee di proprietá dello Stato, e forse per la totalitá riguardo alla linea di pertinenza di societá pri- vate amministrate dal Governo per loro conto,

Ond’ è che l’aumento dei {6 milioni che abbiamo notato su questo bilancio debbesi piú particolarmente ripetere dall’at- nazione 0 riforma dei balzelli di cui alle seguenti categorie : cioè: 9 però per sole . ....., e La 84.594 53 e 10, 11, 12,13, I4e49in complesso per» 6,183,156 66 e per ultimo dalla alienazione di oggetti o titoli di proprietá dello Stato di cui alle cate- gorie 52, BI, 55, 62, 63 e 64 per una somma complessiva di .........,., +.» .6,056,162 40

che giunta a quella sopranotata di... .» 3,000,000» costituisce quella di. .......... L.15,323,913 39

rappresentante ad un di presso l’accennato aumento di 16 milioni.

Aceennate cosí per sommi capi le principali cause dell’au- mento stando alle somme come avanti opinate dal Governo e consegnate in bilancio o nell’appendice al medesimo, pas- siamo senza piú all’esame di ciascuna categoria di provento.

Proventi ordinari.

Categoria i. Dogane, lire 17,000,000.

Questa categoria trovasi convenientemente scompartita in 412 articoli secondo la varia specie dei proventi chela costi- tuiscono.

A fronte della somma bilanciata pel 1883 dessa presenta una diminuzione di lire 2,290,000, motivata dalle riduzioni operatesi alla tariffa delle dogane colla legge delli 11 luglio 1853, e dalla riduzione successivamente fattasi sull’importa- zione dei cereali col decreto regio del 6 ottobre stesso anno; senonchè colla legge delli 16 febbraio scorso, e cosí dopo la formazione del bilancio, essendosi abolito ogni dritto gravi. tante sul commercio dei cereali medesimi, ne segue che essa è passibile di una ulteriore riduzione di lire 720,000, appli- cabile per lire 300,000 all’articolo 1 importazioni, per lire 110,009 all’arlicolo 2 esportazione, per lire 10,000 all’arti- colo 4 riesportazioni, e finalmente per lire 100,000 all’arli- colo 9 dritti di spedizione.

Se ridotti ciò stante a lire 16,280,000 i proventi di questa categoria siano per realizzarsi, ella è cosa cle non presu- miamo di affermare. L’oltima riforma sulla tariffa è di data troppo recente, essa versava sopra articoli troppa importanti e per somma troppo forte perchè si possa in prevenzione in- stituire compuli che non vadano falliti, Si arroge che le con-

dizioni economiche in cui versiamo e che sono aggravate da altre politiche che non ci è dato di prevedere né di prevenire, influiscono troppo vivamente sul movimento e lo sviluppo del commercio, del quale questa categoria è come il termometro, perchè si possa con qualche fondamento fare un qualsiasi pronostico.

Dove si volesse prendere per base di calcolo i proventi ve- rificatisi per questo ramo durante il primo trimestre dell’anno corrente in sole lire 3,519,458 94 ,e cosí conuna diminu- zione di lire 735,180 25 a fronte del corrispondente periodo dell’anno scorso, noi non dovremmo nelle nostre previsioni gran che scostarsi dalla cifra dei 44 milioni ; ma siccome l’in- clusione del contado di Nizza nella linea doganale a partire dal 1° del corrente anno, comechè conosciuta assai prima, ha dovuto produrre il doppio effetto di aumertare smisurata- mente le importazioni finchè esse erano libere, e di annien- tarle quasi per intero durante il primo periodo dacchè diven- nero soggette a dazio, esiccome per altra parte giova sperare che le soppressioni o diminuzioni dei dazi sovra alcuni arti- coli favoriranno la maggior importazione di altri, cosí sti- miamo di non doverci allontanare dalla cifra come sovra ridotta che proponiamo in quella tonda di 15 milioni, e ciò tanto piú che, seubertosi saranno i raccolti come si annun- ziano, questa sola causa gioverá grandemente a rialzare la nostra condizione economica.

Rispetto all’articolo 8 di questa categoria, intitolato bolli (timbri), ci occorre di osservare che il relativo provento in lire 170,000 figura due volte in questo bilancio, cioè una prima volta in detto articolo, ed una seconda volta confuso nel prodotto di 4 milioni di cui alla categoria 22 carta bollata.

Ei pare che dal momento che si credette di fare scomparire dai bilanci di quest’anno parecchie entrate e spese d’ordine, come lo erano quelle delle polveri, dei trasporti postali ed altri simili articoli, innovazioni queste che giá furono dalta Camera sancite coll’approvazione dei parziali bilanci passivi, un’identica ragione consiglierebbe di prescindere dal doppio impiego di cui si tratta, epperò invitiamo il ministro di fi- nanze a conformarvisi nei venturi bilanci.

Categoria 2. Diritti marittimi, lire 345,009.

Su questa categoria non ci occorrono osservazioni che ri- spetto all’articolo 3, Diritti della sanitá marittima. Essi ven- gono cpinati in somma inferiore per lire 44,500 a quella stanziata nello scorso anno; ma, siccome le riscossioni del primo trimestre del corrente anno, tenuto conto della ridu- zione sancita colla legge del 13 aprile scorso, e che si valuta in lire 40,000 annue, lascia fondata speranza che questo pro- vento raggiugnere possa quello stanziato nello scorso anno, pereiò proponiamo di accrescere quest’articolo della somma tonda di lire 40,000, e di portare cosí la categoria a lire 385,000.

Categoria 3. Gabella sulle carni, sulla foglietta, sulle acquavile, ecc., lire 7,660,373.

Nella legge del bilancio dello scorso anno 18553 si con- templò questo balzello per una metá in ragione del canone. dovuto per mesi sei dagli appaltatori delle antiche gabelle accensale, e per una metá, cioè pel secondo semestre, in ra- gione di quello portato dalla legge 2 gennaio stesso anno a carico delle cittá e provincie dello Stato, giusta il riparto segnato dalla tabella annessa a detta legge.

In quest’anno si stanziò l’integralitá del canone nella somma sovraindicata, locchè produce un aumento di lire 1,161,887 61 a fronte del bilanciato nel 1853, ivi non com-