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Disposizioni e distribuzione dei triangoli.

I triangoli in ciascun comune devono essere piú o meno estesi secondo le varie accidentalitá del terreno e secondo la maggiore-0 minor divisione delle proprietá; cosí dovranno esservene di quelli i cui lati non eccedano i metri 500, men- fre in alcuni luoghi potranno amrceitersene di quelli che si estendono sino ai 1500 metri.

Si deve però sempre provvedere a che i vertici dei trian- goli che circondano la periferia del territorio comunale siano comuni a tutti i territori circostanti.

Misura di una base.

Stupisce veramente che trattandosi di una operazione cosí delicata come è quella da cui dipende la buona ola mala riu- scita di tutto il rilevamento parcellare, non siasi in Francia, come risulta dalla raccolta metodica, presa nessuna cautela per ottenere un’esatta misura delle basi trigonometriche, ed anzi siasi permesso che queste delicate misure fossero ese- guite anche colla catena. Fa poi tanto piú maraviglia il ve- dere come pello stesso cantone di Ginevra non siansi stabi- lite cautele per assicurarsi della esattezza e della regolaritá di queste reti comunali, e che siasi confuso l’elemento dei dati desunti mediante il calcolo geometrico col piano grafico sul quale esclusivamente sí estendeva tutto il sistema di ve- rificazione del rilevamento catastale.

Era dunque necessario perfezionare al massimo grado pos- sibile i mezzi ei metodi per determinare la lunghezza di queste basi.

Ora è noto che se si adoperano csnne della lunghezza di metri esattamente rettificate al campione, composte di legno antichissimo, imb-vute nell’olio bollente e poscia inverni-_ ciate onde renderle meno sensibili alle variazioni termome- triche ed igrometriche dell’atmosfera, appoggiandole sopra appositi cavalletti onde tenerle sempre a livello, si ottiene tale un’esattezza da non avere bisoguo di una tolleranza mag- giore di 25 centimetri sopra 1600 metri.

Questo è uno dei perfezionamenti piú importanti che si de- siderasse per la operazione del catasto, imperocchè devesi ritenere che reti trigonometriche comunali, appoggiate ad una base misurata esattamente, non se ne hanno ancora in nessun catasto. (Veggasi la nota alla lettera G.)

Orientamento»

Ridotto l’orientamento dinanzi alla ragione catastale, esso non è altro se non se un mezzo per viemmeglio riuscire alla costruzione delle reti trigonometriche.

Queste reti infatti si possono costruire in due modi:

Primieramente colla costruzione grafica di tutti i triangoli di un comune col mezzo delle intersecazioni; in secondo luogo col riferire tutti i punti trigonometrici a due coordi- nate principali, che si è stabilto fossero la meridiana e Ia perpendicolare del luogo.

Qui alunque non si tratta per-nulla nè di un meridiano geadetico-astronomico, nè della ineluttabile necessitá di esso pel rilevamento catastale. .

Intanto però non è da rigettarsi la massima chei punti tri- gonometrici comunali siano riferiti alla meridiana ed alla perpendicolare del luogo.

Per conseguire un orientamento sufficientemente esalto è noto che il metodo piú acconcio sia quello di stabilirio me- diante osservazioni dirette alla stella polare nel momento in cui essa passa sul vero meridiano, osservazioni che devono ripetersi piú volte e devono eseguirsi con teodoliti ripetitori esattamente reltificali, quali verranno piú sotto indicati.

Con queste operazioni si è certi che non si potranno mai avere differenze che eccedano i cinque minuli: differenze queste che non potranno mai recare nessuna perturbazione nè nella operazione catastale, nè pegli usi topografici a cui si voglia destinare il rilevamento suddetto.

Esattezza nei teodoliti ripetitori e nelle osservazioni e ripetizioni della misura degli angoli.

La buona o la infelice riuscita delle operazioni trigono- metriche dopo la determinazione della lunghezza della base dipende sostanzialmente dalla esattezza degli istromenti e dalla serupolositá nelle osservazioni della misura degli angoli.

Convengono i pratici che si possano ottenere risultati suf- ficientemente esatti alle seguenti condizioni:

1° Che i teodoliti ripetitori somministrino i 30 secondi sessagesimali e resistano ad una verificazione tale che la mi- sura di cinque o sei angoli componenti un giro di orrizzonte raggiunga í quattro angeli retti con una differenza non mag- giore di due a tre minuti;

2° Che ia misura degli angoli sia ripetuta almeno 8 volte e che sul giro di orizzonte non si sorpassi la tolleranza so- vrindicata dai due ai tre minati;

3° Che si eviti per quanto sia possibile l’inconveniente de- gli angoli conclusi, cioè non misurati,

Allineamenti,

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E incredibile come nei catasti sinora eseguiti siasi tra- scurata l’importante operazione della determinazione dei confini territoriali, e came non siasi provreduto in modo al- cuno alla loro conservazione.

A questa mancanza devesi ovviare nella formazione del nuovo catasto, ed a ciò sará provveduto primieramente colla prescritta conservazione dei punti trigonometrici; in se- condo luogo collegando i punti ed i fermini che stabiliscono i confini terriloriali coi punti trigonometrici mediante ap- positi allineamenti ai quali siano appoggiate le occorrenti operazioni di misura per il ripristinamento dei confini terri- toviali che venissero a disperdersi. (Veggasi la nota alla let- tera H.)

Gli allineamenti poi che devono servire per il rilevamento parcellare è necessario che soddisfacciano alle seguenti con- dizioni:

1° Essere collegati coi lati dei triangolio coi punti trigono- metrici ;

2° Essere determinati mediante misura diretta;

5° Somministrare dati numerici per la conservazione dei confini degli appezzamenti e soddisfare a tutte le altre esi- genze del catasto. (Veggasi la nota alla lettera 1.)

CaritoLo III, — Delle condizioni estrinseche del catasto e specialmente dei rapporti di esso colle operazioni geode- tico-topografiche.

Chi voglia esaminare con occhio imparziale il sistema ca- tastale sovrindicato e metterlo a confronto coi migliori ca- tasti sinora esegniti, sará facilmente convinto che esso, nel mentre nulla ha rifiutato di ciò che siavi di accettabile in al- tri fra di essi, racchiude però principii organici, metodi e procedimenti assai piú perfezionati di quelli che siansi sino ad ora adoperati.

Se poi lo si considera in se stesso ed in relazione allo scopo diretto che è destinato a conseguire troverá di leggieri che veramente si possoco da essa aspettare i piú seddisfacenti risultati.