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cera

e DeL 1853-54

Pretendere di furmiare la carta topografica di uno Siato colla riunione successiva ci tutte le mappe ridotte è proposi- zione non attendibile,

I} catasto riguardo alia carla Lopografiea non può né deve somministrare altro che i segmenti dati:

4° I contorni esatti di ciascun comuns e lo scheletro delle parti interne di questo, loechè si otiiene ora colle mappe ori- ginali, ora colle ridazioni di queste;

2° Il collegamento da comune a comune, e questo si ot- fiene col mezzo dei punti trigonometrici posti lungo i confini territoriali, i quali essendo identici per tolti i comuni con- frontanti somministrano un dato ineluttabile per tale colle- gamento (Veggasi la nota alla leltera M);

3°! mezzi di collegare le reti trigonowetriche comunali colle reti di un ordine superiore, e questo può succedere in due modi, cioè:

a) Se le operazioni geodetico-tonegrafiche giá si trovano eseguite, non avvi altro da fire senoachè rilevare tutti i punti di primo, di secondo e di terzo ordine che si {rovano stabiliti per ie dette operazioni;

D) Se ail’inconiro la carta topografica fosse ancora da in- traprendersi e che il catasto fosse compiuto, allora dopo aver eseguito le grandi reti di primo e di secondo ordine si com- binano le successive reti di terzo ordine in modo che ven-

gasi con esse a rilevare qualche punto trigosometrico in cia -

scun comune appartenente alle reti catastali ; onde emerge la conelusione che il collegamento di queste due operazioni si possa egualmente eseguire sia che il catasto preceda la carta topografica, sia che questa preceda a quello.

Stabiliti i principii e i metodi suddeiti, che rispondono perfettamente alla diversa indole delle due distinte opera- zioni, il Ministero prima di prendere una decisione in pro- posito doveva esaminare in che stato si trovassero i lavori topografici negli Stati di terraferma.

Ora è noto che questi lavori furono egregiamente eseguiti dal real corpo di stato maggiore ed appoggiati:

4° Ad una gran rete geodetica di primo ordine;

2° Ad una successiva rete di seconde ordine composta di oltre 240 punti trigonometrici, i quali sono determinati in modo a reggere a qualunque esame; .

5° Ad una successiva rete trigonomelrica di terzo ordine composta di circa 1000 punti;

4° A rilevamenti di tavoletta colla stadia,

A questo stato di cose il Ministero non poteva certamente imprendere lavori che servissero alla carta topografica giá pressochè eseguita, ed è perciò che si appigliò al sistema proposto nel progetto di legge e piú sopra sviluppato, cioè di collegare le reti trigonometriche catastali da eseguirsi, coi punti trigonometrici giá stabiliti per la formazione della gran carta fopografica, unico mezzo suggerite dall’arte e dalla esperienza per siabilire gli anelli necessari a tenere canca- tenate fra loro queste due importanti operazioni. (Veggasi la nota alla lettera N.)

Conclusione.

Raccogliendo adunque le fila di questa prolissa e forse te- diosa memoria si possono dedurre le seguenti conclusioni:

1° Che la questione principale che si agita non è esclusiva» mente tecnica, ma altresí economico- sociale ;

2° Chessa consiste in sostanza nel decidere se la base fon- damentale della operazione del catasto debba essere stabi- lita medianic la misura diretta, ovvero mediante misura de- dotta col calcolo trigonometrico ;

5° Che in via accessoria resia sempre a decidersi, se date

le due lunghezze di una slessa base, risultanti l’una daila misura diretta, l’altra dal calcolo trigonometrico, il catasto debba appoggiarsi alla prima od alla seconda di dette lun- ghezze;

4° Che il proposto esperimento non vale a risolvere nel merito la importante questione di cui si tratta;

5° Che intanto il Ministero, considerato il carattere e Io scopo intrinseci del catasto, ha dichiarato non essere possi- bil. nè conveniente appoggiarsi ad altra base fuorchè alla misura diretta;

6° Che, comunque si faccia, sará sempre impossibile pre- scindere dalla misura diretta di una base comunale, onde nessun risparmio di spesa a questo riguardo verrebbe collo spezzamento dei triangeli proposto nella Commissione;

7° Che il sistema proposto dal Ministero può veramente soddisfare agli usi ed allo scopo infribseci ed estrinseci che si richiedono da un regolare catasto;

8° Che ritenuta la circostanza che le operazioni geodetiche e topografiche occorrenti per la gran carla dello Stato sono pressochè eseguite, il Governo non doveva proporre verun lavoro duplicato, il quale, menire era inulile per Ja detta gran carta, sarebbe stato superfluo e di puro lusso per il ca- tasto;

9° Che, secondo il progetto ministeriale, trattandosi del solo collegamento della operazione catastale con triangoli di on ordine superiore appartenenti alla gran carta topografica dello Stato, si può eseguire tale collegamento riferendosi an- che ai punti trigonometrici di terzo ordine senza il bisogno di rifarne i relativi triangoli;

40. Che fe due operazioni, topografica, cioè, e catastale, non possono identificarsi, ma devono solamente essere fra di loro collegate, e che tale collegamento può eseguirsi ugual- mente nel modo sovra indicato, sia che il ‘catasto preceda l’operazione topografica, sia che questa preceda a quello;

41. Che, collocate le due operazioni sotto il vero loro punto di vista, ed attribuito a ciascuna di esse il rispettivo carattere e destinazione, resta tolto di mezzo quello stato d’incertezza e di confusione che si riscontrano negli altri ca- tasti; e si costituirá per contro una volta un catasto il quale servirá di regolatore supremo in tutte le ragioni che pos- sono riguardare la proprietá fondiaria ed i rapporti dei pos- sessori colla proprietá stessa.

Il Commissario regio A. RABBINI.

Note e spicgazioni relative alla memoria sul sistema proposto dal ministero per la formazione delle reti trigonometriche comunali.

Nota A — Giova qui per averlo alla mano ripetere Parti. colo 4 del progetto di legge edi motivi esposti nella rela- zione che la precede.

11 detto articolo 4 del progetto di legge è cosí concepito:

«La misura sará eseguita a norma dei principii della scienza applicati secondo i piú opportuni metodi dell’ arte e tenendo conto dei punti trigonometrici che si trovassero giá stabiliti dal real corpo dello stato maggiore,»

Nella relazione del detto progetto di legge si sono esposti i seguenti motivi riguardo al detto articolo.

«Le operazioni di misura e rilevamento dei terreni non potrebbonsi tenere concatenate fra di loro, nè si potrebbe conservare fra i diversi appezzamenti di un territorio un giusto rapporto di posizione topografica se le basi di rileva- mento non fossero coordinate a punti prestabiliti.