Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/540

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ed alle relative mutazioni di estimo sará provveduto con legge speciale.

X. Spese. Art. 44. Identico all’arlicolo 40 del Ministero.

Ci

Relazione al signor ministro circa le operazioni ese- guite per una rete trigonometrica instituita nelle vicinanze di Torino in data 8 dicembre 1854.

Dopo terminata la discussione del progetto di legge sul ca- tasto stabile dalla Commissione della Camera dei deputati, appositamente da essa nominata, e dopo compiuti alcuni la- vori urgenti nell’uffizio del catasto, piacque al signor mini- stro di ordinare che s’instituisse una rete trigonometrica sufficientemente estesa, dalla quale si potesse conchiudere quali sarebbero i risultati ottenibili col sistema proposto e sostenuto dal Ministero nella delta discussione, sia in rela- zione ai punti trigonometrici giá stabiliti dal regio corpo di stato maggiore sotto il duplice aspetto di collegamento dei lati e del relativo orientamento, sia per il controllo e l’a- zione piú o meno diretta prodotta dalle basi stabilite me- diante misura, sia per le tolleranze di cui si potesse aver bi- sogno nel progresso della operazione ; si trattava insomma di combinare una rete trigonometrica la quale potesse servire di modello e di saggio per quelle che si dovranno in seguito eseguire nelle definitive operazioni catastali,

In adempimento di tali ordini il sottoscritto ha innanzi tutio perlustrate in vari sensii dintorni di Torino ed avrebbe trovato che il luogo piú conveniente sul quale applicare una tale rete fosse la collina a levante di Torino ed una parte della pianura alla sinistra del Po, prendendo per limiti e- stremi, al nord il comune di Settimo, a levante San Mauro, Soperga e successivamente tulto il displuvio della collina sino a Moncalieri che ne sarebbe il limite estremo meridionale, e verso ponente la strada di Nizza, l’osservatorio di Torino, e poscia la strada d’Italia. s

Nel detto spazio che comprende una superficie di ettari 7206, oltrechè s’incontrano vari punti trigonometrici di ter- r’ordine giá stabiliti dal regio corpo di stato maggiore, si può insiituire una rete trigonometrica la quale soddisfaccia ai di- visati scopi, inquantochè in vicinanza delle due estremitá nord e sud si potevano con facilitá stabilire le due basi a cui appoggiare tutta la detta operazione.

Questa operazione essendo ora compiuta, il sottoscritto si pregia di esporre al signor ministro i procedimenti operativi in essa tenuti ed i risultati conseguiti.

In una prima perlustrazione fatta nei giorni 6 e 7 settem- bre scorso in compagnia dei signori Mya e Pollani applicati tecnici in quest’ufficio, si sono fissati i luoghi ove dovevano essere stabilite le basi trigonometriche ed alcuni punti trigo- nometrici estremi della detla rete.

In questa perlustrazione fu anche stabilito il modo onde la reie doveva esserec ostituita, e questo fu di dividerla in due ordini di triangoli, il primo dei quali procedesse diretta- mente dall’una all’altra base, e che il secondo ordine di triangoli dovesse essere affiliato come per spezzamento dei triangoli di primo ordine, e ciò all’oggetto di preparare fin d’ora imezzi per discendere alle minute triangolazioni di

terzo e di quarto erdine, a cui collegare poi gli allineamenti che servir devono di base ai rilevamenti parcellari.

Nel giorno 411 successivo i predetti signori Mya e Pollani, accompagnati dai signori Isnardi e Salvai geometri disegna - tori dell’ufficio, incominciarono la definitiva perlustrazione di tutte le localitá all’oggelto di scegliere e di stabilire definiti- vamente sia le estremitá delle basi, sia i vertici dei triangoli di primo e secondo ordine.

Con questa operazione che fu eseguita (compresi i giorni festivi e qualche interruzione) in dieci giorni, risultarono stabilite definitivamente le due basi principali, delle quali quella verso il sud (che essendo vicina alla borgata del Lin- goito fu perciò cosí denominata) si estende sulla strada reale di Nizza dalle vicinanze dell’osteria detta del Gelsomino sino al cavalcavia, mediante il quale la detta strada attraversa la ferrovia di Genova, e quella del nord che trovasi non molto distante da Settimo e si estende sulla strada reale di Milano dalle vicinanze della cascina detta la Venturina fin contro quella detta il Ghiotio.

Alle estremitá delle dette due basi furono innanzitutto col- locati appositi termini di pietra lavorata sulla cui faccia su- periore è scolpito un triangolo con due linee che si interse- cano perpendicolarmente nel centro del medesimo.

Comprese le estremitá delle basi e tutti i punti trigono- metrièi stabiliti, risulta che il numero di essi ascende a 44 racchiudenti triangoli numero 76, dei quali numero 4{ sono di primo ordine, e numero 36 sono di spezzamento ossia di secondo ordine. Questi triangoli sono distribuiti nel modo apparente dal piano trigonometrico che si unisce alla pre- sente sotto l’allegato A, il quale meglio di ogni altra spiega- zione vale a dare una giusta idea di tutta la operazione ese- guita.

Scelti i punti trigonometrici e collocati i segnali si divi- sero gli operatori in due squadre per la successiva misura degli angoli, l’una diretta dal signor Mya che muovesse dalla base del Lingotto (a giorno) e procedesse verso notte, l’altra diretta dal signor Pollani che muovendosi dalla base di Settimo (a notte) procedesse verso mezzogiorno sino all’incontro della prima squadra ; incontro che poi ebbe luogo ai punti trigo- nometrici segnati coi numeri 13, 15 e 35.

Le squadre erano composte di quattro individui ciascuna, cioè di un direttore (Mya nell’una e Pollani nell’altra), di un geometra disegnatore (Salvai e Isnardi), di un volcniario (Baravelli e Zanzi) e di un canneggiatore.

Fissate cosí le squadre di operatori si scelse per ciascuna di esse un teodolite, e questo fu pel signor Mya un teodolite ripetitore di 20 centinietri di diametro costruito recente- mente dal signor Barbanti figlio, e che somministra alla prima osservazione 30” sessagesimali, stato prima esatta- mente verificato e che lasciava a credere con tutta certezza poter esso servire all’uopo; pel signor Pollani si usò un teo- dolite ripetitore di 23 centimetri di diametro, spettante alla regia accademia militare, costruito dal signor Barbanti padre circa il 1850 e che somministra alla prima osservazione 10” sessagesimali, giá stato esperimentato sufficiente all’uopo nelle lezioni di pratica applicazione fatte nei mesi di giuguo e luglio precedenti.

Misura degli angoli.

Si diede mano tostamente alla misura degli angoli, cia- scuna delle quali fu ripetuta cinque volte onde meglio assi- curarsi della rispettiva loro esattezza e si proseguí tale ope- razione senza interruzione sino al suo compimento.