Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/584

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Constando alla vostra Commissione essere state osservate le consuete forme, ed essere intervenute, per parte del ma- gistrato della Camera dei conti, le relative dichiarazioni di scarico del tesoriere del Monte, nè essendovi osservazione da mettere innanzi su cosa di fatto compiuto, ho l’onore di proporvi, a nome della stessa, di concedere la vostra san- zione ai tre progetti di legge, stati giá adottati dalla Ca- mera elettiva nella sua seduta del 12 dicembre trascorso, ed in ora sottoposti alle vostre deliberazioni.

Conto amministrativo di Sardegna sull’esercizio 1848.

Progetto di legge presentato alla Camera il 2 gennaio 1854 dal presidente del Consiglio, ministro di fi- nanze (Cavour). (Vedi Documenti, Sessione 1851, vol. I, pag. 566.)

Relazione della Commissione della Camera, Mameli relatore, (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. I, pag. 337.)

Conto amministrativo di terraferma sull’esercizio 1848,

Progetto di legge presentato alla Camera il 2 gennaio 1854 dal presidente del Consiglio, ministro delle fi- nanze Cavour. (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. I, pag. 216.)

Relazione proemiale della Commissione della Camera, Pallieri relatore. (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. I, pag. 225.) °

RELAZIONI PARZIALI.

Azienda generale delle finanze, Pallieri relatore. (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. 1, pag. 226.)

Azienda d’artiglieria, fabbriche e fortificazioni mili- tari, Quaglia relatore. (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. I, pag. 234.)

Azienda generale di guerra, Quaglia relatore. (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. I, pag. 246.)

Spese generali, Despine relatore. (Vedi Documenti, Ses sione 1852, vol, I, pag. 285.)

Azienda generale delle gabelle, Lanza relatore. (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. I, pag. 290.)

Lavori pubblici, agricoltura e commercio, Despine re- latore. (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. I, pag. 317.) ”

Azienda generale dell’estero e poste, Daziani relatore. (Vedi Documenti, Sessione 1852, vol. I, pag. 323.)

Azienda generale di marina,

Relazione fatta alla Camera il 4 maggio 1854 dalla Commissione degli spogli, Michelini Alessandro, re- latore.

Sicnori! + La storia italiana è piena di fatti eroici e glo- riosi che nei secoli scorsi illustrarono questa nobile terra, patria nostra dilettissima; però sebbene gl’Italiani facessero in ogni circostanza chiara prova del loro valore, egli non serviva per lo piú, quando non impiegavasi in guerre fra- teicide tra provincia e provincia della nazione medesima, che ad ampliare d’alquanto uno od altro degli Stati in cui per nostra disgrazia .frazionasi l’Italia, ovvero ad aiutare una delle grandi potenze, che agognavano la conquista della Pe- nisola, a cacciarne quella che giá ne avesse il dominio, ma l’idea di nazionalitá e d’autonomia ristretta nelle menti e nel cuore di pochi eletti non era peranco penetrata nella massa del popolo. Soltanto in sul finir del secolo scorso i padri no- stri poterono lusingarsi di assidersi anch’essi al grande ban- chetto delle nazioni, e forse avrebbero ottenuto tale una giu- stizia se un guerriero audace e fortunato, italiano di stirpe e di nome, ma non di sentimenti, non avesse soffocato le loro legittime speranze.

Dopo d’allora parecchi tentativi in diverse parti della Pe- nisole vennero fatti per acquistare la nostra indipendenza, però tutti riuseirono vani; ciò nullameno il desiderio di scuotere il giogo da ogni straniera dominazione spandendosi ogni vieppiú nel popolo, si faceva cgnor piú vivo, allor- quando in sul principio del 1848 le circostanze parvero fa- vorevoli a conseguire il santo scopo, e l’intiera nazione, im- pugnate le armi, corse valorosa a vendicare sui campi di battaglia secoli d’oltraggi e di servitú, I soldati di Carlo Al- berto, inalberato il vessillo dai tre colori italiani e ricono- scenti della libertá accordata alla nazione da quel Re Ma- goanimo, con un esempio piuttosto straordinario che raro, si avventarono contro lo straniero in soccorso dei nostri con- cittadini della Lombardia e della Venezia, e sostennero l’an- tica e meritata fama del loro valore. Non è mio intendimento investigare i motivi per cui anche questa volta l’esito non corrispose ai nostri sforzi ed alla giustizia della nostra causa, voglio solo, conchiudendo, accennarvi che si è sotto cosí do- lerose rimembranze che deggio fermare la vostra attenzione sopra esami di conti per ispese fatte in quell’anno.

Tanto le spese ordinarie, che straordinarie, quanto le nuove e maggiori spese furono autorizzate per semplici de- creti reali; questo sistema è costituzionalmente irregolare, epperciò devesi attendere ad uno scrupoloso esame di sif- fatte spese.

La vostra Commissione diedemi incarico di presentarvi la relazione del conto amministrativo che si riferisce al bilan- cio dell’azienda di marina.

L’esame fatto si rivolge categoria per categoria sulle spese ordinarie, straordinarie e complessivamente sui resi» dui 1847 e retro.